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Spagna, Rubiales non si arrende: bacio con Hermoso consensuale. Poi bordate a Fifa e Governo

Rubiales rompe il silenzio e replica alla Hermoso che la scorsa settimana ha testimoniato davanti al Tribunale Nazionale: "Bacio rubato? Sta mentendo"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Luis Rubiales, ex presidente della Federazione spagnola, torna a raccontare la sua verità in un’intervista esclusiva rilasciata a Ok Diario dopo essere finito nell’occhio del ciclone per il bacio rubato alla calciatrice Jennifer Hermoso durante i festeggiamenti per il trionfo della Spagna ai recenti Mondiali femminili. Rubiales ne ha per tutti: dalla Hermoso al governo iberico, fino alla Fifa.

Bacio rubato, Rubiales risponde alla Hermoso: la sua posizione

La settimana scorsa Jennifer Hermoso ha testimoniato davanti al Tribunale Nazionale confermando la sua posizione: quel bacio ricevuto da Rubiales lo scorso 20 agosto, mentre si celebrava la conquista della Coppa del Mondo a Sydney non era consensuale. L’ex numero uno RFEF, però, non ci sta e a Ok Diario dice: “Le ho chiesto il permesso (di baciarla, ndr) e mi ha detto che andava bene. Sappiamo entrambi come sono andate le cose e, se ora dice di non averlo sentito, sta mentendo”. Rubiales, costretto alle dimissioni, non smette di lottare. “Se ha avuto dei vantaggi da questa situazione? Non lo so, ma non dice la verità”.

Rubiales e il rapporto di amicizia con Hermoso che durava da anni

Rubiales torna anche sul rapporto che aveva con la calciatrice classe 1990 di Madrid. “In quel momento (subito dopo il trionfo al Mondiale, ndr) provavo un affetto immenso per questa giocatrice, eravamo amici, avevamo un rapporto che durava da anni. Parlavamo, mi chiedeva tante cose. Io le chiesto il permesso (per il bacio, ndr) e lei mi ha risposto ‘ok’. Lo sappiamo entrambi e chiunque veda la scena”.

“Come si spiega che in un finale in cui ci sono decine di telecamere non ce n’è nessuna che metta meglio a fuoco il momento? – si domanda Rubiales -. Io comunque ho il sostegno della mia gente, delle mie figlie, dei miei genitori, di sorelle e amici. Un uomo può commettere un errore – c’è chi lo considererà tale e chi no – ma è tutta un’altra cosa equipararlo a un crimine”.

Le bordate a Fifa e governo: ecco cosa ha detto Rubiales

Secondo l’ex presidente della Federazione calcistica spagnola, “le pressioni dell’estrema sinistra e di diversi ministri hanno cambiato la storia di Jenni Hermoso. È stata creata una storia falsa basata su bugie”. Rubiales aggiunge che in Spagna “c’è una pressione mediatica brutale” e che la questione si è rivelata “molto positiva per il panorama politico” così da spostare l’attenzione altrove e nascondere altri problemi.

Quindi ne ha anche per la Fifa, che lo ha squalificato per tre anni. “Lì ho alcuni amici che, tra virgolette, non vedevano l’ora di sanzionarmi. Infantino? È un demagogo. Basta guardarlo giocare a calcio per capire cosa ha significato il vero calcio nella sua vita: non ha giocato nemmeno durante la ricreazione”.

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