Corre la Mezza Maratona spingendo uno stroller, il passeggino da running, con a bordo sua figlia Aurora. E al traguardo viene squalificato da una inflessibile giudice. E’ successo a Cagliari.
Dopo aver tagliato il traguardo della gara, giunta alla decima edizione, Luca Mattavelli, 39enne residente a Usmate Velate (Monza e Brianza) e tesserato per i Runners Desio, si è visto sventolare davanti agli occhi un cartellino rosso. Il regolamento della Fidal (Federazione italiana di atletica leggera), infatti, vieta tutti i comportamenti che possono creare problemi di sicurezza durante lo svolgimento di una competizione agonistica. Ed evidentemente, per la giudice del Comitato regionale della Sardegna, tra le situazioni di pericolo, c’è anche correre spingendo un passeggino.
“Ero in vacanza in Sardegna con la mia compagna Tania e nostra figlia e, insieme a loro, ho deciso di partecipare alla Mezza di Cagliari – ha raccontato Mattavelli alla stampa locale – l’ho fatto senza alcuna ambizione sportiva (ha terminato i 21,097 km in 1:36:41, ndr), ma solo con l’obiettivo di divertirci e fare gruppo. A mia figlia, che compirà 3 anni il prossimo 20 dicembre, piace essere spinta in passeggino mentre corro non vedo davvero il problema, siamo partiti in fondo e, anche se nel corso della gara abbiamo superato un po’ di persone, non abbiamo dato fastidio a nessuno”. Per lui, che di gare senza stroller ne ha fatte tante ed ha un primato di 1 ora e 22 in Mezza e 2 ore e 56 minuti in Maratona, questa volta è arrivata la brutta sorpresa della squalifica.
“Mi limito a dire che non mi sembra il modo corretto di promuovere lo sport ed incentivare l’attività fisica. Tra l’altro un po’ ovunque in Europa e nel mondo è consentito correre con il passeggino, esistono addirittura record omologati per questo tipo di corsa” ha aggiunto Mattavelli.
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