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Stadio Flaminio, Lotito: "Lavoro a fari spenti, non ho bisogno di reclamizzare"

"Se verranno recuperati gli infortunati? Chiunque scende in campo deve dare il massimo"

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“Se ci sono novità per lo Stadio Flaminio? Lavoro a fari spenti e non ho bisogno di reclamizzare. La mia politica è: fatti e non parole. Io ritengo di aver coniugato due elementi importanti come il salvataggio della Lazio e di aver portato dopo la Juve il maggior numero di trofei”. Così il patron della SS Lazio, Claudio Lotito, a margine dell’iniziativa organizzata in Regione per celebrare i 124 anni della società. “Se verranno recuperati gli infortunati per domani? Noi abbiamo creato un’osmosi e non vogliamo creare undici titolari, ma 24 titolari. Chiunque scende in campo deve essere in grado di fare il lavoro. Mi auguro che la squadra mantenga un profilo di determinazione, unità e umiltà per raggiungere gli obiettivi – ha continuato -. Se su Castellanos avevo ragione io? Qui non conta chi ha ragione. Sono tutti giocatori che ho voluto io: Castellanos, Guendonzi, Kamada, Rovella e Isaksen. Adesso vedrete che uscirà anche il ruolo del calciatore giapponese”.

Stadio Flaminio, Lotito: "Lavoro a fari spenti, non ho bisogno di reclamizzare"

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