Per la seconda volta in carriera, Stephan El Shaarawy vestirà la maglia della Roma. Il Faraone, tornato dalla Cina, si è ripresentato in conferenza stampa.
“Sono contento di ritrovare questa società. C’è stata un’accoglienza molto positiva, è come se non me ne fossi mai andato. A ottobre ho sfiorato il ritorno? Fu una situazione particolare, sappiamo tutti che nel calcio non sempre i tempi coincidono”.
“A Shanghai è stata un’esperienza molto particolare, condizionata dalla pandemia. I primi sei mesi mi alternai tra club e Nazionale, ma nonostante questo sono comunque riuscito a vincere il mio primo trofeo da protagonista. È stata una soddisfazione e un ricordo che mi porto dentro”.
“Dopo la fine del campionato siamo stati fermi tanto tempo senza giocare partite ufficiali, a livello calcistico non è stato tanto semplice. Considerando che sono tornato dove volevo tornare dopo un anno e mezzo, è un aspetto positivo di cui sono contento”.
Sulla collocazione tattica nella Roma di Fonseca, El Shaarawy si mostra sereno: “Abbiamo avuto modo di parlare quando sono arrivato. L’attacco non è stato stravolto a livello di posizioni, io partivo largo a sinistra per accentrarmi. È un sistema di gioco simile a quello di Di Francesco. Gli ho fatto presente che sono a piena disposizione per ricoprire ogni ruolo”.
Capitolo Dzeko, con cui proprio il Faraone ebbe uno screzio in uno Spal-Roma: “Edin ha il sorriso. Sono contento di averlo ritrovato, così come i miei ex compagni e i nuovi. Un clima sereno. Tutti conosciamo le sue qualità. Grande personalità, troverà da sé la strada per tornare a essere importante per questa Roma. Quell’episodio è nato e morto quel giorno”.
Gli obiettivi personali e di squadra sono chiari: “Dobbiamo pensare di partita in partita, vincendo si raggiungono risultati importanti. Abbiamo l’obiettivo della Champions e vorrei cominciare come ho fatto nel 2016, per guadagnarmi un posto all’Europeo”.