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Superlega, la difesa dei valori di Rocco Commisso

Il patron della Fiorentina ne fa prima di tutto una questione di principio oltre che economica, coi meriti sportivi e i sogni che dovrebbero sempre avere più importanza rispetto al denaro.

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Superlega, la difesa dei valori di Rocco Commisso Fonte: Getty Images

In questa ultima settimana, quasi ogni personaggio sportivo europeo ha detto la sua sulla Superlega o il nuovo format della Champions League. Tra questi, anche il Presidente della Fiorentina Rocco Commisso che, interpellato sulla questione da Forbes, non ha mancato di esprimere il proprio parere:

“È stato un enorme fallimento di pubbliche relazioni… molto aveva a che fare con l’arroganza. Questi grandi club pensavano di essere i pochi eletti, in cima al mondo. Io sono cresciuto giocando a calcio sono rimasto un grande fan di questo sport. È stata la mia passione per tutta la vita. Il formato chiuso della Superlega è arrogante, egoista ed elitario. Le squadre più piccole devono avere la possibilità di sognare. La competizione avrebbe solo arricchito le più grandi squadre dello sport e i loro proprietari, molti dei quali sono miliardari. I 12 club originali della Super League avevano un fatturato annuo di circa 600 milioni di euro prima della pandemia di coronavirus. Qui alla Fiorentina, prima del Covid, avevamo circa 90 milioni di euro di entrate… Come dovrebbe competere la mia squadra? Se più soldi vanno a questi grandi club, sono meno per tutti gli altri. Diventano più ricchi e noi diventiamo più poveri. Perché queste squadre non hanno almeno chiesto l’opinione dei loro tifosi? Per quanto ne so io, i club fondatori della Super League non hanno parlato con altre squadre prima che la competizione fosse annunciata. La Fiorentina non è stata certamente mai contattata. È stato tutto fatto in segreto”.

Nella giornata di oggi, il Comitato Esecutivo della UEFA ha deciso di non sanzionare, al momento, nessuno dei 12 club secessionisti, ma ha già anticipato come un qualche tipo di conseguenza è da mettere in conto:

“Non penso che dovrebbero essere penalizzate ora. Con la stagione 2020-2021 che si avvicina alla conclusione, potenziali sanzioni come detrazioni di punti o squalifiche “distruggerebbero il campionato. Ciò di cui abbiamo bisogno è un forte impegno scritto da parte dei club coinvolti affinché questo non accada mai più”.

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