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Tamberi vince in Diamond League e si sfoga: la polemica sul bicchiere d'acqua e l'annuncio sul futuro

Show di Gimbo ai microfoni della Rai: la frecciata sulle critiche ricevute per la dieta prima delle Olimpiadi e il nuovo piano per la carriera. Il ritiro non è poi così scontato.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Riecco il vero Gimbo. Dopo le sofferenze olimpiche, le coliche renali e la finale condizionata dai gravi problemi fisici della vigilia, il campione del mondo è tornato a ruggire in Diamond League, aggiudicandosi la dodicesima tappa di Chorzow, in Polonia. Due metri e 31 la misura saltata da Tamberi, valsagli il successo nella prova di salto in alto. Il fuoriclasse marchigiano ha poi provato senza successo a saltare la misura di due metri e 38 e addirittura quella di due metri e 40, un centimetro oltre il record personale e italiano: salti non coronati dal lieto fine, ma comunque la testimonianza di una ritrovata voglia di misurarsi.

Tamberi e il sassolino tolto sull’acqua e la colica renale

Al termine della gara di Chorzow, Tamberi ha rispolverato pure la ‘vis polemica’ dei giorni migliori. “Un attimo che finisco il bicchiere d’acqua, l’unico della giornata“, ha tuonato sarcasticamente ai microfoni della Rai, rispondendo a quelli che avevano detto o scritto che prima di Parigi beveva solo un bicchiere al giorno. “Faccio fatica a esplodere di gioia, ma mi fa felice avere messo una cosa tra me e la gara olimpica”, ha aggiunto Gimbo. “A Parigi stavo in tutt’altra condizione, oggi ho dimostrato a me stesso che quella gara mi aveva destabilizzato: ero arrivato a Parigi una con fiducia enorme e sono tornato a casa senza averla”.

Carica Gimbo: “Questa vittoria mi spinge a proseguire”

A Chorzow Tamberi si è presentato quasi a fari spenti, senza grossi obiettivi: “Sono arrivato qui come un ragazzino fuori posto, mi sono detto di combattere e basta. Ho fatto 2.18 alla terza, che non era una misura che doveva preoccuparmi ma la testa è tornata da Parigi coi tanti problemi avuti. Oggi esco da questa gara con una buona misura centrata e con buoni tentativi a quote molto alte”. Sensazioni che potrebbero indurlo a rivedere i piani per il futuro: “Se alle Olimpiadi fosse andata come speravo, probabilmente non avrei avuto stimoli ad andare avanti. Invece ora mi sento dentro una fame che potrebbe spingermi a rimettermi in gioco. Questa fiammella sarà il fuoco che mi ha sempre contraddistinto quando dovrà ripendere la preparazione”.

Tamberi al Golden Gala: “Non vedo l’ora di gareggiare a Roma”

Intanto nel futuro prossimo di Tamberi c’è il Golden Gala, in programma nella serata di venerdì 30 agosto all’Olimpico di Roma: “Questo di Chorzow era un passaggio necessario per archiviare l’esperienza olimpica e per presentarmi con più fiducia. Speriamo ci siano meno giorni altalenanti rispetto alle ultime settimane: a volte mi dicevo che avrei fatto 2.40, altre volte non volevo allenarmi. A Roma non vedo l’ora di presentarmi in pedana. Voglio concentrarmi su queste ultime gare e darmi tempo per capire cosa fare in futuro, sento qualcosa dentro che avevo paura si sarebbe spento se a Parigi fosse andata come avrei voluto. Voglio prendermi tempo, ma questa esperienza magari mi darà la forza necessaria per andare avanti“.

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