Manca sempre meno all’inizio delle ATP Finals 2023 in programma dal 12 al 19 novembre al Pala Alpitur di Torino. Un’edizione speciale per il nostro paese e il nostro movimento tennistico non solo perché ha fatto registrare un nuovo record di incassi e montepremi, ma anche, e soprattutto, per la presenza di Jannik Sinner, beniamino dei tifosi di casa e tra i principali indiziati a provare a impedire a Novak Djokovic di laurearsi per la settima volta Maestro e stabilire un nuovo record.
Il fattore casa
Proprio Jannik Sinner ha parlato alla vigilia dei sorteggi dei gironi, che si terranno domani pomeriggio, analizzando anche il fattore pubblico, che, ovviamente, sarà tutto dalla sua parte:
Il pubblico mi sosterrà e sarà al mio fianco, è chiaro, e io farò tutto il possibile per renderli tutti contenti e vincere quante più match possibili. Ma devo anche godermi questa esperienza, sarà di sicuro bello così come mi auguro sia il mio torneo”
L’esperienza nel 2021
Non si tratta della prima volta in cui Sinner scenderà in campo al Pala Alpitur di Torino per le ATP Finals. Già nel 2021 aveva avuto l’occasione di disputare due incontri, ottenendo una vittoria su Hubert Hurkacz e una sconfitta contro Daniil Medvedev, dopo l’infortunio rimediato da Matteo Berrettini nel corso del match d’esordio contro Alexander Zverev:
Per me non fu un bel momento perché Matteo si infortunò. Fu difficile scendere in campo al suo posto, ma credo di aver gestito bene quella situazione. Ho disputato due bei match e adesso non vedo l’ora di partecipare al torneo da qualificato. Penso ci si senta meglio quando si arriva in questo modo al torneo, perché se sei riuscito a qualificarti significa che hai giocato un’ottima stagione e io ovviamente sono molto contento di essere in questa condizione
Il peso degli scontri diretti
Questa è stata sicuramente la miglior stagione di Sinner, quella in cui ha mostrato i maggiori progressi, i quali sono testimoniati anche dal bilancio con i top 5. Prima del 2023 Jannik aveva infatti vinto un solo match contro i migliori cinque del mondo, quando sconfisse Alcaraz in finale a Umago nel 2022, sui diciassette disputati. Quest’anno le vittorie contro avversari così ben posizionati sono state ben sette, statistica che può portare grande consapevolezza all’altoatesino, che ha parlato anche del peso degli scontri diretti:
Da un certo punto di vista ti condiziona, ma sei anche consapevole che ogni partita non è mai uguale alla precedente. Ovvio che lo si tenga a mente. Alcuni stili di gioco si adattano meglio contro determinati avversari rispetto ad altri, ma di base è necessario farsi trovare pronti, non pensare troppo a quanto successo in passato, anche se ci si trova in testa negli scontri diretti. Si tratta di avere coraggio in ogni situazione
Nell’ultimo mese Sinner è riuscito a battere in due occasioni quella che era la sua bestia nera, Daniil Medvedev, avversario che potrebbe affrontare anche a Torino e che prima della finale di Pechino a ottobre era riuscito a prevalere sull’altoatesino in sei occasioni su sei. Jannik ha parlato anche quali aspetti gli hanno consentito di avere la meglio su un giocatore che lo aveva sempre messo in grande difficoltà:
Penso che la motivazione sia da cercarsi più nel tennis espresso che nell’aspetto mentale, perché contro di lui ho un po’ modificato il mio modo di giocare. In precedenza non mi sentivo pronto per provarci, ma ogni giorno mi sono allenato nel modo corretto per cercare che ciò accadesse. Ci sono riuscito e anche l’aspetto mentale ha avuto un suo ruolo, perché poi bisogna farsi trovare pronti per riuscirci. Quindi penso sia una combinazione di tennis e mentalità
La nuova leva a Torino
Quest’anno a Torino ci saranno due giovani esordienti al Master di fine anno: Carlos Alcaraz e Holer Rune. Il primo aveva dovuto rinunciare alle scorse ATP Finals per un’infortunio, mentre il secondo era già stato a Torino nel 2022, ma come riserva. Sinner ha parlato anche della nuova generazione di tennisti, già pronti a impensierire i più esperti e habitué di questo torneo:
Credo sia positivo per il tennis che siano presenti giovani giocatori in ascesa ed è altrettanto bello far parte di questa rivalità, perché mi auguro che diventi una di quelle in cui tutti riusciremo a esprimere un ottimo livello e a vivere dei momenti piacevoli