Angelo Binaghi, presidente della Federazione di Tennis e Padel, ha ribadito l’importanza del lavoro svolto durante il proprio mandato, segnalando come i grossi risultati acquisiti in ambito nazionale ed internazionale vadano in contrapposizione con un sistema italiano che non va a tutelare chi ottiene certi riscontri.
Le sue parole riportate dall’Ansa: “Come è essere un esempio tra i dirigenti? Quando siamo arrivati, 20 anni fa, eravamo l’esempio più disastroso dello sport italiano e non solo. Adesso per merito di Jannik Sinner e dei suoi compagni siamo un esempio in senso contrario, finalmente. E da una parte è un traguardo per il quale abbiamo lottato e combattuto per tanto tempo, dall’altra comunque è una situazione pericolosa per il contesto in Italia, che è il più assistenzialistico che si conosca, che non premia il merito, che viene visto quasi come un disturbo, un ostacolo al sistema e spesso anche combattuto“, l’affondo di Binaghi, che ha aggiunto: “Combatteremo per difendere i meriti e i diritti del nostro sistema, dei giocatori, delle società e dei meravigliosi ragazzi che scopriranno il tennis e il padel. Fossimo in un altro Paese, con regole differenti, sarebbe diverso, saremmo più sereni“.