I tennisti stanno già scaldando i motori per quello che sarà il primo vero appuntamento importante della stagione, ovvero gli Australian Open, che si svolgeranno a Melbourne dal 16 al 29 gennaio 2023.
L’anno appena trascorso ha visto alcuni cambiamenti nel mondo della racchetta, come l’addio al professionismo di Re Roger Federer e la nascita di un nuovo numero 1, lo spagnolo Carlos Alcaraz. In mezzo tante sorprese, il dominio di Nadal e la delusione degli italiani.
- Alcaraz numero 1 a sorpresa: il più veloce di sempre
- Nole molto assente, ma il migliore è ancora lui
- Nadal recordman per Slam vinti: la sua leggenda continua
- L'addio al tennis di Federer: l'attimo che ha fermato il mondo
Alcaraz numero 1 a sorpresa: il più veloce di sempre
Il suo arrivo al primo posto del ranking ATP era ampiamente previsto, ma in pochi si sarebbero aspettati una scalata così rapida. Essere numero 1 non vuol dire essere il migliore, perchè ancora non lo è, ma la crescita di questo ragazzo di appena 19 anni ha stupito tutti.
La vittoria degli US Open su Ruud è stata solo la ciliegina sulla torta di un anno magnifico, nel quale ha trionfato anche nei Masters 1000 di Miami e di Madrid, oltre ai 500 di Barcellona e Rio.
Il futuro è suo, chiunque vorrà vincere uno Slam, d’ora in poi, dovrà fare i conti con Alcaraz.
Nole molto assente, ma il migliore è ancora lui
Il suo 2022 è iniziato sotto la lente dei riflettori per la sua decisione di volare in Australia sprovvisto della vaccinazione Covid. Il suo ingresso, dopo giorni in albergo, è stato negato, e pareva gettare un ombra sulla carriera di Nole. Cosa che però non è stata, col serbo che ha dimostrato ancora una volta di essere, al momento, il miglior tennista in circolazione nonostante Nadal.
Ha giocato due Slam su quattro, vincendo Wimbledon. Ha giocato quattro Masters 1000 su otto, vincendone uno, oltre a trionfare nelle ATP Finals di Torino su Ruud.
La grandezza del 2022 del Djoker risiede nel fatto di essere stato in grado di mantenere un livello altissimo giocando molto meno degli avversari, dovendo per esempio saltare tutta la tournée americana sempre a causa della mancata vaccinazione. Nel 2023 sarà ancora protagonista.
Nadal recordman per Slam vinti: la sua leggenda continua
L’anno di Nadal è stato al limite della follia, e infatti il suo fisico lo ha pagato ha caro prezzo. Fino a Wimbledon è stato letteralmente devastante, imbattibile, ingiocabile. Ha vinto l‘Australian Open, un torneo taboo per lui, poi ha vinto anche nel suo Regno, il Roland Garros, e si è ritirato in semifinale di Wimbledon quando il suo corpo gli ha chiesto il conto.
Da li in poi è praticamente scomparso, ma forse nemmeno lui pensava di poter fare così bene negli Slam. Diventato il recordman per vittorie nei quattro tornei maggiori (22, più 1 da Nole e più 2 da Federer), c’è qualche perplessità su come potrà affrontare il 2023, consapevole di essere ancora uno di quelli che ne sa di più, ma anche che ormai a livello fisico inizia a essere abbastanza provato.
Come sempre però, il mancino di Manacor regalerà sorprese.
L’addio al tennis di Federer: l’attimo che ha fermato il mondo
Restano negli occhi le lacrime di tutti i campioni presenti alla Laver Cup, resta negli occhi quella stretta di mano, immortalata dalle telecamere, tra Re Roger e Rafa Nadal, i due che hanno riportato il tennis all’attenzione mondiale con la loro rivalità storica.
Un addio arrivato dopo un anno di stop quello di Federer, che non si è più ripresa dall’ultima, ennesima operazione a quel maledetto ginocchio.
Roger ha incarnato una generazione del tennis, nessuno aveva mai giocato come lui, e forse nessuno mai lo farà . L’immagine del 2022 del tennis è proprio questa, Nadal e Federer che si stringono la mano da veri amici. Bellissimo è stato l’addio dell’elvetico, salutato da tutti i suoi rivali in campo.
Questo è lo sport, è la magia del tennis. Quando ci si riprenderà dall’addio di una tale leggenda? Difficile dirlo, forse non lo faremo mai.