Non c’è modo di fermare Jannik Sinner: nemmeno Ben Shelton ci riesce, pur impensierendo il talento di San Candido almeno fino al tiebreak del primo set. Dove di fatto finisce l’avventura californiana del giovane americano, che nel secondo parziale si consegna senza alcuna condizione allo strapotere fisico ma soprattutto mentale del numero 3 del mondo, che s’impone 7-6 6-1 avanzando ai quarti di finale e cogliendo la 15esima partita vinta consecutivamente da inizio stagione (fanno 18 di fila, pensando alle tre con le quali ha chiuso il 2023 in Davis Cup).
- Battaglia solo nel primo set: Jannik la spunta al tiebreak
- Secondo set senza storia: una risposta indiretta ad Alcaraz
- Jannik felice e contento. "Bello avere papà accanto"
- Nei quarti la mina vagante Jiri Lehecka: Tsitsipas ko.
- Berrettini, rientro vincente: Gaston battuto in rimonta
Battaglia solo nel primo set: Jannik la spunta al tiebreak
Il match contro Shelton era giustamente temuto, ricordando anche i due precedenti di ottobre a Shanghai (vittoria al terzo dello statunitense) e a Vienna (rivincita dell’italiano). Nel primo set l’aggressività del giovane Ben è stata un fattore chiave, al punto da costringere Jannik ad annullare quattro palle break nel quarto gioco.
Il primo a trovare il break alla fine è stato proprio Sinner, approfittando anche di un fugace passaggio a vuoto del rivale, poi però quando è stato il momento di finalizzare il lavoro e chiudere i conti è stato il nastro a negare all’allievo di Vagnozzi e Cahill il proposito di chiudere il set sulla prima palla avuta a disposizione per scappare sull’1-0, con Shelton lesto a ribaltare tutto ai vantaggi e a spingere di fatto la sfida al tiebreak. Dove Sinner è salito sul 4-1 per ritrovarsi di nuovo sul 4-4, prima però di mettere a segno tre punti consecutivi (due sul proprio servizio) e archiviare la pratica.
Secondo set senza storia: una risposta indiretta ad Alcaraz
La partita di fatto finisce lì: l’americano cede subito la battuta nel secondo gioco e rischia grosso anche nel quarto, finendo però per commettere troppi errori gratuiti (35 a 11 il computo di serata) e vedendo sfuggire di mano l’incontro sull’ennesimo break dell’italiano, che sale sul 5-1 per non voltarsi più.
La migliore delle risposte possibili riferite a Carlos Alcaraz, che poco prima aveva battuto con un doppio 6-3 l’ungherese Marozsan e che ai quarti troverà Sascha Zverev, sfida dalla quale uscirà l’eventuale avversario di Jannik in semifinale in quella che potrebbe essere una sorta di resa di conti in ottica numero 2 del ranking.
Jannik felice e contento. “Bello avere papà accanto”
Sinner ha commentato positivamente il successo su Shelton, mostrando una volta di più di sentirsi in grande fiducia. “È stato un match differente rispetto ai precedenti disputati ad ottobre, perché lui ha alzato notevolmente il livello del proprio servizio.
Nel primo set c’è stato da lottare, ma sono contento di come ho giocato perché sono riuscito ad essere sempre lucido e propositivo, nonostante momenti di difficoltà non siano mancati. Non mi sono agitato, e magari la presenza di mio padre in tribuna mi ha aiutato, perché siamo molto simili e riusciamo ad essere sempre abbastanza freddi nelle cose che facciamo. Averlo con me è importante, la sera cuciniamo insieme, guardiamo serie TV, insieme facciamo cose semplici ma che mi erano mancate tanto”.
Adesso il mirino si sposta sul quarto di finale contro il sorprendente ceco Jiri Lehecka: “Mi attende un altro match molto difficile, perché sta facendo vedere ottime cose. Ci siamo incontrati solo una volta ma è stato tanti anni fa, per cui tante cose da allora sono cambiate”.
Nei quarti la mina vagante Jiri Lehecka: Tsitsipas ko.
Jiri Lehecka, appunto, sarà l’avversario di Sinner nei quarti di finale. A sorpresa (ma neanche troppo) ha estromesso dalla corsa Stefanos Tsitsipas, il quale continua ad attraversare un periodo di sostanziale deserto (nel 2024 è 10-4, ma tolta la semifinale nell’ATP 250 di Los Cabos ha raggiunto i quarti ad Acapulco ed è uscito agli ottavi sia agli Australian Open che appunto a Indian Wells) mancando il ritorno in top 10.
Lehecka, dopo aver battuto Rublev nel secondo turno, non ha lasciato scampo neppure al greco, liquidato in due comodi set (6-2 6-4) grazie anche alle percentuali bulgare al servizio, con l’83% dei punti conquistati con la prima e il 72% con la seconda (tre break ottenuti su 10 palle procurate, 0/4 per Tsitsipas). Lehecka è in grande forma e rappresenta un ostacolo da prendere con le molle, trattandosi peraltro del primo confronto nel circuito ATP tra i due classe 2001 (il ceco è nato un’ottantina di giorni dopo Jannik). Nel Challenger di Ostrava, nel 2019, Sinner (all’epoca numero 298) s’impose 6-4 6-2.
Berrettini, rientro vincente: Gaston battuto in rimonta
Poco prima del match dell’altoatesino, poco più in là, nel deserto dell’Arizona, Matteo Berrettini ha finalmente trovato la prima vittoria del 2024, superando in rimonta Hugo Gaston nel turno inaugurale del Challenger di Phoenix.
Il romano, che non disputava un incontro dalla fine di agosto, ha faticato un po’ nel set d’apertura, ceduto per 6-3, ma non appena ha trovato continuità al servizio ha cambiato decisamente marcia, conquistando il secondo con la stessa moneta e poi, dopo un break e contro break in apertura di terzo parziale, infilando una sequenza di cinque game consecutivi con la quale ha annichilito lo scomodo giocatore francese. Dieci ace complessivi e l’83% dei punti conquistati con la prima di servizio per Berrettini, che nel secondo turno affronterà uno tra Arthur Cazaux o Adam Walton.