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Tennis, ATP 500 Acapulco: Cobolli e Arnaldi fanno sudare Tsitsipas e Shelton, ma salutano il torneo

Si ferma agli ottavi la corsa di Cobolli e Arnaldi nell'ATP 500 di Acapulco: fanno soffrire Tsitsipas e Shelton, ma non trovano il modo per superarli

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Non è un’altra notte magica, ma è comunque abbastanza per capire che di magie Flavio Cobolli e Matteo Arnaldi nel futuro a breve scadenza sapranno (e potranno) offrirne a sufficienza. La loro avventura ad Acapulco però si ferma al secondo turno: Stefanos Tsitsipas e Ben Shelton si dimostrano ostacoli insormontabili, piegando la resistenza dei due italiani che pure hanno ceduto l’onore delle armi, lottando con tutte le loro forze e obbligando i due illustri rivali a sforzarsi e non poco per riuscire a portare a casa la pagnotta. Segnali di cui tener conto in vista di Indian Wells, prossima tappa nel percorso americano dei giovani tennisti azzurri.

Cobolli, che peccato: Tsitsipas si salva col servizio

Cobolli aveva un compito soltanto apparentemente più semplice. Perché la versione di Tsitsipas 2024 sin qui era stata decisamente più sbiadita delle precedenti, ma è chiaro che il greco non è il tipo che vorresti incontrare poi tanto volentieri dall’altra parte della rete. Ciò nonostante non sono mancati rimpianti in coda a una partita che il romano ha perso 6-3 7-6, ma nella quale il vero punto di svolta è stato il tiebreak del secondo set, dove Flavio ha sprecato un vantaggio di 5-2 e dove Tsitsipas ha alzato l’asticella al momento opportuno, infilando un contro parziale di 6-1 col quale s’è preso l’incontro. Nel primo set al greco era bastato un break nel quarto gioco per spezzare l’equilibrio, anche perché ottenendo l’81% dei punti con la prima è diventato abbastanza agevole tenere sotto controllo le operazioni.

Nel secondo il trend s’è mostrato assai equilibrato: sul 4-4 Cobolli ha nuovamente ceduto il servizio ai vantaggi, ma nel game successivo ha trovato il modo per riportarsi in parità, rimandando l’epilogo al tiebreak. Dove tutto è sembrato scorrere via come nelle più rosee intenzioni fino a quando Tsitsipas ha cambiato marcia, risalendo e chiudendo i conti.

Il greco sfiderà nei quarti Alex de Minaur, Cobolli potrà concentrarsi su Indian Wells dopo le buone cose mostrate ad Acapulco, dove è partito dalle qualificazioni e ha superato Auger-Aliassime al primo turno, arrivando a un passo dalla top 60 mondiale. E con i 5 ace realizzati, come promesso ha devoluto 5.000 dollari (1.000 per ognuno di essi) in beneficienza.

Arnaldi, quasi… Ben fatto: Shelton lo piega solo al terzo

Matteo Arnaldi, se possibile, è andato ancora più vicino all’impresa con Ben Shelton. Che ha dovuto lottare e non poco per portare a casa un ottavo di finale decisamente più complicato del previsto: il semifinalista degli US Open 2023 l’ha spuntata soltanto al terzo set, garantendosi la possibilità di andare a sfidare Casper Ruud nei quarti.

Il ligure però gli ha messo tanta, ma tanta paura: Arnaldi è partito forte nel primo set, dove ha trovato il break nel terzo gioco per poi cedere a sua volta la battuta in coda a un game lunghissimo (18 punti, con almeno tre occasioni per chiudere non sfruttate). Nel tiebreak però Shelton non ha concesso la benché minima chance al sanremese, andato sotto 5-0 e superato 7-1.

La reazione di testa dell’italiano è ammirevole: scappa subito sul 3-0 e non concede alcuna opportunità di rientrare al rivale, dominando i turni di servizio sulla propria racchetta (appena 5 punti concessi in 5 game). L’americano però dimostra di aver imparato la lezione: sale prepotentemente sul 5-1 piazzando un break in apertura e poi replicando il tutto al sesto gioco, dopo esserci andato vicino già nel quarto.

Arnaldi è praticamente spalle al muro, ma trova la forza per reagire ancora una volta, ottenendo un break nel settimo game prima di annullare due palle match e poi cedere 6-3 tra gli applausi del folto pubblico presente sugli spalti. Per Matteo, tanti buoni spunti su cui lavorare: il servizio resta da migliorare (troppo poco il 49% di prime entrate, e anche con la seconda i punti raccolti sono stati sotto il 50%), ma la strada è quella giusta.

Darderi a Santiago vuole la rivincita su Cerundolo jr.

Rimane solo un italiano ancora in gioco nei vari tornei ATP sparsi per il mondo: nel tardo pomeriggio italiano tornerà in campo Luciano Darderi, che a Santiago del Cile sfiderà Juan Manuel Cerundolo nella rivincita della sfida già vista la settimana scorsa a Rio de Janeiro, quando il fratello minore di Francisco s’impose piuttosto nettamente nel turno di qualificazione. Qui però le condizioni saranno differenti, vuoi per l’altura, vuoi per le caratteristiche del campo, meno veloce. L’italo-argentino punta a ripetere quanto fatto a Cordoba a inizio febbraio, dove arrivò a vincere il primo torneo ATP della sua giovane carriera.

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