Non di solo Sinner vive il tennis italiano: le buone nuove arrivano anche da Cordoba, dove Luciano Darderi ha completato la sua settimana perfetta vincendo il primo torneo ATP 250 in carriera. Ed è inutile dire che nessuno avrebbe potuto prevedere un epilogo simile: miglior regalo di compleanno il tennista italo argentino non avrebbe potuto desiderarlo, visto che compirà 22 anni mercoledì, festeggiando anche l’ingresso nella top 80 mondiale. Una favola nel vero senso della parola, costruita però con tenacia, grinta e sudore.
- Finale senza storia: Bagnis non riesce a reggere l'urto
- La cavalcata perfetta: tutte le "vittime" di Luciano
- Le parole di Darderi: "Bello vincere davanti alla mia famiglia"
Finale senza storia: Bagnis non riesce a reggere l’urto
Darderi s’è preso il primo titolo in carriera con una prova di spessore contro Facundo Bagnis, altra rivelazione del torneo argentino, che ha avuto però la pecca piuttosto grande di entrare in partita con mezzora abbondante di ritardo. A Luciano sono bastati infatti 25’ per volgere a proprio favore un primo set dominato dal primo all’ultimo scambio, nel quale i primi 8 punti del match sono stati tutti a favore dell’italiano, che nei primi 5 giochi ha perso la miseria di 4 punti, ottenendo tre break senza concedere la minima opportunità di rialzare la testa al rivale.
Che ha aperto malissimo anche il secondo parziale, cedendo la battuta ancora una volta a zero, prima di reagire più di nervi che di gambe ottenendo il contro break nel quarto gioco, provando poi a metterla sul piano del ritmo e dell’agonismo. A Bagnis però sono mancate ben presto le energie: Darderi ha tenuto meglio gli scambi lunghi, ha resistito all’ondata del giocatore locale, poi nel corso del nono gioco ha prima sprecato tre palle break (da 0-40 a 40-40), quindi s’è tenuto in vita tre volte per poi procurarsi altrettante palle per scappare sul 5-4, l’ultima delle quali coronata dopo lo scambio più lungo dell’incontro, con Bagnis sulle ginocchia e ormai rassegnato a una fine inevitabile. Luciano non se l’è fatto ripetere due volte e ha chiuso i conti, esultando per una vittoria che profuma di impresa.
La cavalcata perfetta: tutte le “vittime” di Luciano
Per rendere meglio l’idea di ciò che ha fatto Darderi, basta ricordare che prima di questa settimana aveva disputato appena tre partire nel circuito ATP, di cui solo la prima vinta contro Hugo Gaston proprio a Cordoba nell’edizione 2023 del torneo. E quest’anno era partito decisamente male, perdendo al primo turno delle qualificazioni a Melbourne e poi uscendo agli ottavi nel Challenger di Punta de l’Este, battuto dal moldavo Albot.
Nulla che potesse lasciar presagire una fioritura così altisonante a Cordoba, sulla terra che ne ha esaltato appieno le qualità tecniche e di combattente nato. Darderi ha sorpreso e stupito per come ha saputo affrontare ogni singola difficoltà, riuscendo a elevare il proprio tennis di partita in partita, partendo dalle qualificazioni contro Giannessi e Collarini, entrambi battuti in due set.
Poi ha alzato sensibilmente l’asticella: vittoria in rimonta al terzo contro il cileno Barrios, prova maiuscola negli ottavi contro l’austriaco Ofner (al quale ha lasciato appena tre game), successo piuttosto netto contro Hanfmann (già battuto nelle qualificazioni a Cordoba l’anno prima) sempre in due set prima del piccolo capolavoro contro Sebastien Baez, numero 26 del mondo, triturato nel primo set e poi battuto al terzo dopo una battaglia di nervi, cuore e testa. Contro Bagnis, in finale, ha fatto sembrare tutto ancora più semplice.
Le parole di Darderi: “Bello vincere davanti alla mia famiglia”
A caldo, il figlio di Gino (buon tennista negli anni ’80, oggi allenatore del primogenito e del piccolo Vito Antonio, di 6 anni più giovane) ha spiegato quanto la vita possa riservare sorprese: “Una settimana fa perdevo agli ottavi in un Challenger, oggi sono qui ad alzare il primo trofeo ATP. Sono felicissimo, perché ho vinto davanti alla mia famiglia, alla mia fidanzata e a tutto il mio team. È un’emozione fantastica e quasi stento a crederci. È un’opportunità che ho saputo cogliere al volo e che mi consentirà adesso di salire tanto nel ranking.
Ho giocato un gran torneo, da quando ho battuto Ofner negli ottavi mi sono sentito davvero bene e sono felicissimo di come si è conclusa questa settimana. Al di là della vittoria, aver fatto tanta esperienza è la cosa migliore che potessi augurarmi”. Da lunedì Darderi sarà numero 76 del mondo: l’Italia del tennis ha scoperto un nuovo talento, e dopo soli 42 giorni della stagione 2024 sono già due i titoli ATP finiti nella bacheca di un italiano. Tanta, tantissima roba.