Mettiamola così: più che una semifinale, quella che potrebbe delinearsi tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner avrà tutta l’aria di essere una sorta di finale per il secondo posto del ranking. Che poi abbia in sé anche la forza per spingere uno dei due nell’atto conclusivo di Indian Wells, questa è tutta un’altra storia: come un anno fa, i due fuoriclasse della Next Gen sono finiti nella medesima parte di tabellone, e come un anno fa potrebbero incrociare i guantoni nel penultimo atto del torneo. Solo che, qualora accadesse, la posta in palio sarebbe ancora più elevata.
- La sfida campale: una semifinale che profuma di finale
- Il cammino di Jannik: primi turni abbastanza soft
- La variabile Shelton agli ottavi, poi Tsitsipas o Rublev
- Gli altri italiani: sorride solo Fognini, gli altri tutti con i big
La sfida campale: una semifinale che profuma di finale
Sinner lo scorso anno perse contro Alcaraz nella semifinale di Indian Wells, ma quest’anno, dovesse prendersi la rivincita, metterebbe lo spagnolo spalle al muro, mettendosi nelle condizioni di poterlo scavalcare alla posizione numero 2 del ranking ATP.
Questo perché il murciano perderebbe automaticamente 640 punti rispetto ai 1.000 conquistati nella passata edizione, subendo il sorpasso dall’italiano che invece ne guadagnerebbe almeno 240 sui 360 che deve difendere rispetto al 2023. Uno scarto che porterebbe Sinner a mettere il naso davanti al rivale iberico, oggi distante 535 punti e pertanto costretto a batterlo nell’eventuale scontro di semifinale. Per quanto sia bene non volar troppo con la fantasia, certo la prospettiva è piuttosto intrigante, visto anche ciò che ha detto il recente passato.
Il cammino di Jannik: primi turni abbastanza soft
Il sorteggio del primo torneo del sunshine double ha impedito a Sinner di finire nella stessa parte di tabellone occupata da Novak Djokovic, che si ritroverà eventualmente ad affrontare prima della finale Daniil Medvedev (Humbert e Hurkacz i pericoli maggiori per il serbo).
Chi potranno essere invece gli ostacolo sulla strada di Jannik? Dopo aver goduto di un bye al primo turno, nel secondo il rivale dell’altoatesino uscirà dal confronto tra Thanasi Kokkinakis e Marc Giron: col primo il bilancio è nettamente a favore dell’italiano, che ha vinto tutti e tre i precedenti disputati tra agosto 2022 e maggio 2023, mentre con l’americano di partite in passato ce n’è stata una soltanto, vinta comunque dall’allievo di Vagnozzi e Cahill in due set (a Shanghai lo scorso ottobre).
Al terzo turno il pericolo maggiore è rappresentato da Borna Coric, ex numero 12 del mondo, anche lui affrontato una sola volta da Sinner in carriera sulla terra di Monte Carlo nel 2022 (con annessa vittoria), oppure dal tedesco Jan Lennard Struff, testa di serie numero 25, col quale sarebbe una prima assoluta.
La variabile Shelton agli ottavi, poi Tsitsipas o Rublev
Dagli ottavi in poi la musica potrebbe radicalmente cambiare. Ben Shelton ha già sorpreso Jannik lo scorso autunno a Shanghai, con Sinner che due settimane più tardi lo ha ripagato con la stessa moneta a Vienna. L’astro nascente del tennis made in USA avrà dalla sua il tifo sempre rumoroso del Tennis Garden (storicamente uno dei catini più “infuocati” del mondo ATP), e questa per l’italiano potrebbe rappresentare davvero una sfida bella tosta per continuare a salire nei piani altissimi del circuito.
Nei quarti i sue potenziali rivali maggiori rispondono al nome di Stefanos Tsitsipas e Andrej Rublev, tutti tennisti ormai abituati ad affrontare Sinner (e viceversa), prima dell’eventuale semifinale contro Alcaraz, che pure nei quarti potrebbe affrontare un rivale ad oggi tornato scomodissimo come Sascha Zverev (e occhio anche ad Alex de Minaur).
Gli altri italiani: sorride solo Fognini, gli altri tutti con i big
Uno dei pericoli più temuti rispondeva al nome di Rafael Nadal, che pure è finito nella parte opposta del tabellone e all’esordio sfiderà Milos Raonic in un confronto dal vago sapore vintage. Il vincente della sfida troverà Holger Rune al secondo turno, e agli ottavi in lizza c’è anche Lorenzo Musetti, che godrà di un bye al primo turno per poi affrontare uno tra Shapovalov e van de Zandschulp.
Flavio Cobolli debutterà contro Carballes Baena, ma la fortuna non lo ha assistito troppo, se è vero che nel secondo turno incrocerebbe subito Medvedev. Debutto complesso per Lorenzo Sonego, atteso da Mionir Kecmanovic (che lo scorso anno batté ben 6 tennisti italiani diversi) e al secondo turno da Cameron Norrie (poi eventualmente da Hubi Hurkacz).
Nella parte alta del tabellone c’è spazio anche per Fabio Fognini, accreditato di una wild card: esordio contro Zapata Miralles (entrambi amano di più la terra) con Sebastian Baez (altro terraiolo) già al secondo turno e l’eventuale ottavo con Taylor Fritz.
Assai difficile che Sinner possa andare incontro a un derby: l’unico italiano sorteggiato dalla sua parte di tabellone è Matteo Arnaldi, che debutterà contro Van Assche e che vincendo andrebbe a sfidare subito Alcaraz.