Si prendono tutto, quelli che hanno a che fare con Jannik Sinner. Le lodi di mezzo mondo per aver portato al top il tennista altoatesino fanno piacere, ma mai quanto i premi “veri”, quelli che a fine anno vengono assegnati attraverso un meccanismo di giura quanto mai democratico. Come successo a Simone Vagnozzi e Darren Cahill, che sono risultati i vincitori dell’ATP Awards 2023 nella categoria allenatori. E a votarli sono stati proprio i colleghi, che evidentemente hanno riconosciuto il grande impulso offerto alla causa del rosso di San Candido per diventare stabilmente un top 5 a livello mondiale, senza dubbio il vero antagonista di Nole Djokovic nell’ultima parte di stagione.
- Vagnozzi e Cahill dopo Ferrero: la scelta è quella giusta
- Djokovic contro gli allenatori: "Cosa deve fare Goran?..."
- Sinner con Nardi ad Alicante. E potrebbe arrivare Alcaraz
Vagnozzi e Cahill dopo Ferrero: la scelta è quella giusta
Vagnozzi e Cahill nell’albo d’oro del trofeo succedono a Juan Carlos Ferrero, premiato nel 2022 per aver portato Alcaraz a diventare il numero uno al mondo. E hanno superato una concorrenza importante, rappresentata in primis dallo stesso Ferrero, quindi da Goran Ivanisevic (tecnico di Djokovic), Bryan Shelton (allenatore del figlio Ben) e Craig Boynton, tecnico di Hubi Hurkacz.
A meno di due anni da quando Vagnozzi è diventato il successore di Riccardo Piatti nella direzione del coaching staff di Sinner (il cambio della guardia avvenne nel febbraio del 2022: Cahill s’è aggiunto quattro mesi più tardi nelle vesti di super coach), i risultati ottenuti dimostrano che la scelta operata all’epoca da Sinner è stata lungimirante e vincente. E condividere i meriti con i due allenatori è quanto di meglio anche Jannik avrebbe potuto augurarsi.
Djokovic contro gli allenatori: “Cosa deve fare Goran?…”
Chi non l’ha presa troppo bene, commentando l’esito del voto, è stato quello che di Sinner è divenuto ormai la nemesi, vale a dire Novak Djokovic. Che s’è lamentato in una stories su Instagram con gli allenatori che hanno preso parte alle votazioni per non aver tenuto in debita considerazione Goran Ivanisevic, cioè il suo tecnico, provando anche a chiedersi cosa debba fare il croato per ricevere il riconoscimento che merita. “Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 slam su 4 per far si che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre slam e le ATP Finals e aver fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach”.
Djokovic s’è poi congratulato con Vagnozzi e Cahill, non certo colpevoli della mancanza mostrata nei confronti di Ivanisevic. Ma la stoccata l’ha comunque mandata, e in un periodo nel quale non si gioca c’è sempre un buon motivo per alzare il livello della competizione e rinfocolare una rivalità che sembra andare per la maggiore.
Sinner con Nardi ad Alicante. E potrebbe arrivare Alcaraz
Sinner ha accolto la notizia che ha riguardato i suoi due coach ad Alicante, dove continua ad allenarsi in vista dell’appuntamento di gennaio con gli Australian Open. In Spagna è arrivato anche Luca Nardi, col quale gli allenamenti proseguono senza sosta tanto al mattino, quanto al pomeriggio. Il sole della Costa Blanca consente di poter svolgere attività all’aperto senza difficoltà e i due italiani stanno approfittando del bel tempo per affinare alcuni dettagli tecnici, oltre che a rifinire la preparazione fisica.
Qualcuno vocifera che nei prossimi giorni ad Alicante potrebbe presentarsi anche Alcaraz, che in questo periodo si sta allenando a Villena nell’accademia del suo coach Ferrero, ma che potrebbe approfittare della vicinanza con la sede degli allenamenti di Sinner per raggiungerlo ed effettuare una sessione assieme (il giorno prescelto sarebbe il 22 dicembre, appena prima del rientro di Jannik in Italia per le festività di Natale).