Questo è stato un anno davvero complicato per il circuito del tennis mondiale. Il 2022 è infatti iniziato con ancora la paura del Covid-19 che ha monopolizzato l’attenzione agli Australian Open.
È poi continuato con l’inizio della guerra in Ucraina, e col bando di Wimbledon agli atleti russi e bielorussi. Nella giornata di oggi, l’All England Club è stato pesantemente multato per questa decisione, e il vincitore del Championship, il serbo Nole Djokovic, ha parlato delle sue prospettive per il 2023.
Wimbledon e l’All England Club multati per l’esclusione di russi e bielorussi.
- L'ATP multa l'LTA per 950 mila euro
- La riposta dell'LTA all'ATP: "Sorprendente mancanza di empatia"
- Djokovic sul 2023: "Voglio giocare a un livello più alto"
L’ATP multa l’LTA per 950 mila euro
L’organizzazione mondiale del tennis, l’ATP, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, ha multato di 820 mila sterline, ad oggi circa 950 mila euro, la Lawn Tennis Association e l’All England Lawn Tennis Club.
La motivazione? L’esclusione da Wimbledon degli atleti di origine russa e bielorussa, in relazione all’inizio dell’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, invasione sostenuta attivamente dalla Bielorussia.
La riposta dell’LTA all’ATP: “Sorprendente mancanza di empatia”
Sempre la Gazzetta dello Sport riporta la reazione della Lawn Tennis Association, che non sembra accettare la decisione dell‘ATP tanto alla leggera.
Questa la reazione dell’LTA, che riporta una: “sorprendente mancanza di empatia nei confronti dell’Ucraina”. Parlando di eventi già distanti, entrambi gli organizzatori erano stati multati per 750.000 euro dalla WTA per lo stesso motivo nel tennis femminile. L’ATP aveva dato la possibilità ad atleti russi e bielorussi di partecipare ai loro tornei a patto che non gareggiassero in rappresentanza dei rispettivi Paesi.
“Non è una mancanza di rispetto delle regole – continua la LTA – Ci sono circostanze eccezionali che l’ATP non ha preso in considerazione. La Lawn Tennis Association era già stata multata di 200.000 dollari per gli altri 5 tornei che ha organizzato nel 2022, quelli del Queen’s e di Eastbourne, e i Challenger di Surbiton, Nottingham e Ilkley. L’impatto finanziario di queste sanzioni – continua la LTA – mette a rischio il futuro dei tornei nel Regno Unito e lo sviluppo del tennis nel nostro Paese. Avevamo in programma di aggiungere altri Challenger in calendario ma dare opportunità a giocatori di salire nel ranking, cosa che ora non potremo fare”.
Djokovic sul 2023: “Voglio giocare a un livello più alto”
L’Asics, nota marca di scarpe giapponesi, ha lanciato una nuova linea tramite l’evento Asics Tennis Summit, al Puente Romano di Marbella.
Presente a questo evento anche l’ex numero 1 del tennis mondiale Novak Djokvic e vincitore di Wimbledon 2022, che ha parlato delle aspettative relativa al 2023, stagione nella quale avrà la possibilità di riscattarsi e, per esempio, di giocare gli Australian Open al contrario di quanto accaduto nel 2022.
Queste le sue parole, riportate da Ubitennis:
“Devo essere meno umile nel 2023, il 2022 mi dice che devo puntare ai grandi tornei, vincerli. E voglio anche giocare per la mia nazione. Voglio rimanere sano e giocare al livello più alto, non mi vedo al numero 25 ATP e vivacchiare, voglio vincere il più possibile. Lo sport è molto importante per avere un’anima sana in un corpo sano, penso che avere libertà di movimento sia fondamentale, bisogna spingere i ragazzi verso questa direzione. Se si ha una scarpa buona è anche più facile”.