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Tennis Master 1000 Parigi-Bercy: Sinner batte in rimonta McDonald nella notturna piĆ¹ assurda

Jannik Sinner conquista la sua prima vittoria al torneo di Parigi-Bercy: lunghissima attesa per il tennista italiano che scende in campo dopo la mezzanotte e batte in rimonta McDonald

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, ĆØ il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farĆ  innamorare

Cadono stelle come le foglie dā€™autunno, ma Jannik Sinner ha la pellaccia dura di chi non vuol smettere di sognare. E che se ne fa beffe della scellerata decisione con la quale gli organizzatori dellā€™ultimo Masters 1000 della stagione di farlo scendere in campo ben oltre la mezzanotte: contro Mackenzie McDonald lā€™attesa ĆØ prolungata, ma il finale ĆØ quello desiderato, con Sinner che sā€™impone in rimonta al terzo set dopo aver ceduto al tiebreak per 8-6 il primo (ed aver servito per chiudere i conti sul 5-4) e vinto 7-5 e 6-1 i due successivi.

Un match che lā€™altoatesino ha avuto sempre in controllo, tranne che in quel maledetto decimo game del primo set nel quale ha consegnato a McDonald la chance di rimettersi in carreggiata, adeguatamente sfruttata e poi confermata ben nel tiebreak. Poi i pianeti sono tornati ad allinearsi e alle 2.37 ĆØ arrivata la fumata bianca tanto attesa: solo 16 ore dopo ci sarĆ  Alex de Minaur sulla sua strada, un cagnaccio in tutti i sensi, ma forse qualche domanda agli organizzatori andrebbe fatta, chiedendosi come sia stato possibile forzare una partita quasi alle tre di notte.

Primo set gettato alle ortiche

Lā€™attesa infinita in qualche modo finisce per togliere freni inibitori, tanto che nei primi 4 game si conta un solo punto (di Sinner) non effettuato da chi serviva. Poi le carte si mescolano meglio e Jannik si ritrova ad avere una prima palla break nel settimo gioco, conquistata peraltro con un dritto strettissimo che flirta con le leggi della gravitĆ , che McDonald annulla con un gran servizio.

Nel nono gioco lā€™atoatesino se ne procura tre di palle break e alla seconda il gioco ĆØ suo, con un dritto che spolvera la riga. Sembra fatta per andare a chiudere i conti nel gioco successivo, tenuto conto che nei precedenti 4 turni di servizio Sinner non aveva lasciato allā€™americano nemmeno la soddisfazione di portare a casa un punto, ma di colpo la luce si spegne: dritto appena fuori dal campo, un altro uscito di un bel poā€™, un doppio fallo e una sontuosa risposta confezionano il contro break immediato, tra lo sbigottimento del pubblico parigino.

Invero sugli spalti qualcuno ha alzato un poā€™ troppo il gomito e disturba ripetutamente i giocatori, obbligando le forze dellā€™ordine a intervenire. Si va al tiebreak: parte meglio Sinner, che strappa un minibreak, riconsegnando con un dritto fuori misura. Si va avanti a suon di colpi dā€™alta scuola, ma a tradire Jannik sul 7-6 per lā€™americano ĆØ una volĆØe di rovescio che si spegne in corridoio, errore grave che chiude malamente un set sfuggito di mano quando il piĆ¹ pareva fatto.

Secondo set col ā€œbottoā€ finale

Il secondo parziale si apre male, con due punti regalati al servizio, ma poi Sinner ritrova subito il filo e riprende a macinare gioco e punti. Sembra essere un poā€™ piĆ¹ stanco, ma nel quarto gioco si procura due palle break che costringono lā€™americano a salvarsi con le unghie e con i denti, firmando 4 punti consecutivi che lo mandano sul 2-2.

Lā€™altoatesino torna a comandare senza indugio nei game di servizio, mentre McDonald deve faticare un poā€™ di piĆ¹ per evitare di cacciarsi nei guai. Quando lā€™orologio segna le due di notte ci pensa il nastro (due volte) a mischiare le carte: prima salva letteralmente Mackenzie che riesce a entrare con entrambi i piedi in campo e trovare un dritto semplice ed efficace, vanificando la possibilitĆ  di consegnare due palle set a Sinner sul 6-5 per lā€™italiano dopo uno scambio di altissima intensitĆ  (e Jannik si piega sui ginocchi, cercando di riprendere fiato il piĆ¹ in fretta possibile). Poi perĆ² ricambia il favore, ā€œaggiustandoā€ la preparazione al dritto col quale proprio Sinner chiude i conti, spedendo il match al terzo e decisivo set. Con merito, e anche con arguzia.

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Terzo set senza storia

Lā€™inerzia ormai ĆØ tutta dalla parte del rosso di San Candido. Che non sembra accusare la fatica e nemmeno preoccuparsi troppo di dover restare in campo fino alle 3. McDonald tenta lā€™amuleto cromatico (via la maglia rossa, spazio ad una divisa blu marine, piĆ¹ mimetica), ma se nel primo game di servizio riesce a tenere il rivale a 15, il nervosismo strisciante che lo porta anche a prendere un warning per aver ritardato la battuta ĆØ il segnale che la fatica si fa sentire anche per lui.

Sinner sente lā€™odore del sangue e nel quarto gioco azzanna la preda: scappa sullo 0-30, si fa riprendere sbagliando di dritto, poi si procura la prima palla break del set su un rovescio dellā€™americano che finisce in rete e quindi si regala una splendida risposta con un passante bello stretto sul tentativo di serve & volley di McDonald, che frana a terra e capisce di avere i minuti contati. Commette due doppi falli nel sesto gioco, che Sinner vince a zero, e poi ha un colpo di coda nel gioco successivo, dove obbliga Jannik a chiudere solo al terzo match point.

ƈ la prima vittoria in assoluto di Sinner a Parigi-Bercy, ma ĆØ anche una sorta di ā€œliberazioneā€ che come lui vivono tutti gli italiani rimasti in piedi a godersi il loro beniamino, che da ieri notte hanno un monito in piĆ¹ avercela con i francesi.

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