Il Masters 1000 di Montecarlo non è cominciato sotto i migliori auspici per Jannik Sinner. L’avventura nel torneo di doppio in tandem con l’amico Lorenzo Sonego si è chiusa già al primo turno, con la sconfitta rocambolesca contro i belgi Vliegen e Gille. Ma in singolare il rosso di San Candido può dire la sua. Sulla terra rossa del Principato e anche nei tornei successivi. La scalata al vertice della classifica ATP, insomma, è destinata a proseguire inarrestabile. E Adriano Panatta si azzarda in una previsione – sarebbe l’ennesima vincente – su quando opererà il sorpasso ai danni di Novak Djokovic.
- Adriano Panatta e la nuova profezia su Jannik Sinner
- La rinascita di Berrettini all'ATP di Marrakech
- Il consiglio tranchant di Panatta a Nadal: "Smetti"
Adriano Panatta e la nuova profezia su Jannik Sinner
In occasione dell’evento “Banca Generali – Un Campione per Amico”, presentato al Tennis Club Parioli di Roma, l’ex capitano azzurro di Coppa Davis ha parlato delle condizioni di Sinner alla vigilia del prestigioso Masters 1000 in Costa Azzurra: “Sinner la pressione non ce l’ha. Entro quest’estate diventerà il numero uno in classifica, ma per me già ora lo è. Lo dicono i risultati. Gli algoritmi dell’ATP contano fino a un certo punto”.
La rinascita di Berrettini all’ATP di Marrakech
Panatta è uno che quando fa una profezia, di solito la azzecca. Ecco perché c’è da essere ottimisti sul sorpasso di Sinner ai danni di Nole, e sulla sua capacità di rintuzzare gli eventuali propositi di risalita da parte di Alcaraz. E a proposito di campioni a caccia di riscatto, c’è da registrare anche l’exploit di Berrettini, tornato alla vittoria in un torneo ATP 250 in Marocco, a Marrakech: “Se Berrettini tornasse nei primi dieci sarebbe un grande risultato, intanto – osserva Panatta – è confortante che abbia vinto a Marrakech su una superficie non congeniale a lui”.
Il consiglio tranchant di Panatta a Nadal: “Smetti”
L’ultima previsione Panatta la fa su Rafa Nadal, vero e proprio mito del tennis, che figura nell’entry list degli Internazionali d’Italia: “Ci credo poco che venga a giocare. Spero non ci sia, ma non per il torneo, ma perché dopo tanto tempo che è fermo mi dispiacerebbe vederlo perdere. Però ovvio che se viene è il benvenuto. Olimpiadi? I tennisti dovrebbero avere molto interesse nel giocarle perché arrivano ogni quattro anni, dovrebbero essere considerate un po’ come il quinto Slam”.