È giallo attorno alle condizioni di Christian Atsu, il calciatore dell’Hatayspor ex Chelsea e Newcastle rimasto sepolto sotto le macerie del palazzo in cui abitava, crollato a causa del terremoto che ha colpito nella notte tra il 5 e il 6 febbraio Turchia e Siria. L’agente del giocatore, Nana Sechere, aveva raccontato che il giocatore era stato ricoverato dopo il salvataggio, ma il vicepresidente dell’Hatayspor Mustafa Ozat afferma che Atsu non si trova in ospedale: il timore è che sia ancora sotto le macerie.
- Giallo Atsu, non si trova in ospedale
- Atsu a casa al momento del terremoto
- La casa di Atsu al 9° piano
Giallo Atsu, non si trova in ospedale
Christian Atsu è stato estratto vivo dalle macerie del palazzo in cui abitava, crollato a causa del terremoto che ha colpito Turchia e Siria nella notte tra domenica e lunedì. L’agente del giocatore Nana Sechere aveva raccontato di non essere riuscito a mettersi in contatto con lui, ma di aver saputo che il calciatore era vivo e che era stato ricoverato in ospedale. “Non ha il suo telefono e, come tutti noi, non riesce a ricordare i numeri a memoria – ha concluso l’agente Sechere -, quindi devo continuare ad aspettare per parlargli”.
Pochi minuti fa, però, il vicepresidente dell’Hataysport Mustafa Ozat ha smentito che Atsu si trovi in ospedale: “È ancora sotto le macerie”, ha dichiarato il dirigente. Insieme ad Atsu ci sarebbe anche il d.s. del club, Taner Savut. “Non ci sono notizie su Atsu e sul direttore sportivo Taner Savut. Appena sarà in ospedale condividerà la notizia, ma abbiamo attraversato situazioni difficili”, ha poi aggiunto l’allenatore Volkan Demirel.
Atsu a casa al momento del terremoto
Secondo il racconto dell’agente Nana Sechere, Christian Atsu sarebbe rientrato a casa soltanto pochi minuti prima del terremoto. Il procuratore ha spiegato di aver sentito per l’ultima volta il suo assistito a mezzanotte di domenica. Atsu era a casa di un amico a giocare a poker insieme ai compagni di squadra dell’Hatayspor. La partita si è interrotta alle 3:30 del mattino. “Il viaggio di ritorno al suo appartamento è durato circa mezz’ora – ha raccontato Sechere – Christian è tornato alle 4 del mattino, il terremoto è iniziato circa 20 minuti dopo”.
La casa di Atsu al 9° piano
L’allarme è scattato quasi subito dopo il terremoto. L’agente è stato infatti contattato attorno alle 5 dal club di Atsu, che non aveva più sue notizie. “Mi ha detto che l’edificio di Christian era stato completamente distrutto e che non riuscivano a contattarlo – ha continuato Sechere -. Speravo che fosse sveglio e che il terremoto non fosse avvenuto mentre dormiva”. Atsu viveva al 9° piano di un palazzo di undici, completamente crollato.