Con il suo Adana Demirspor, Vincenzo Montella avrebbe dovuto incontrare in giornata alle 15 – nella trasferta prevista nella periferia orientale di Istanbul – l’Ümraniyespor, il fanalino di coda della Süper Lig. Invece, come logico, ogni avvenimento sportivo in Turchia è stato sospeso per via del terribile terremoto che ha flagellato la parte sudorientale del paese con una magnitudo 7.5 con epicentro a Ekinözü, centro della Provincia di Kahramanmaraş, non lontano da Gaziantep.
- Terremoto in Turchia, Montella sotto shock: "Continue scosse e morti, anche ad Adana"
- Montella: "Non sappiamo cos'accadrà ora: siamo in balia degli eventi"
Terremoto in Turchia, Montella sotto shock: “Continue scosse e morti, anche ad Adana”
E nemmeno da Adana “che dista 200 chilometri – ha spiegato all’Ansa, ancora sconvolto dall’accaduto, l’ex aeroplanino -. Questi sono momenti di grande paura e disorientamento. Siamo tutti sconvolti e in balia degli eventi“. Al momento, la conta delle vittime ha superato quota 1800:
“Adesso iniziamo ad apprendere la morte di persone anche ad Adana: anche qui si sono registrati diversi crolli e le scosse di assestamento proseguono. I miei giocatori sono molto preoccupati per i propri famigliari. Non so cos’accadrà da qui in avanti: si pensi che anche l’hotel dove risiedo ad Adana è stato evacuato e ha preso fuoco”.
Montella: “Non sappiamo cos’accadrà ora: siamo in balia degli eventi”
Sono arrivate le prime disposizioni del club che fu anche di Mario Balotelli:
“L’Adana Demirspor ha predisposto un volo speciale per i familiari che sono ancora ad Adana, i giocatori, lo staff, per andare ad Antalya. Personalmente ho dato due-tre giorni liberi alla squadra in attesa di capire cosa fare: ripeto, ci sono continue scosse di assestamento e solo nei prossimi giorni si potrà sapere come gestire la situazione. Anch’io dovrò valutare cosa fare: il campionato si fermerà e, attualmente, non è possibile chiaramente sapere quanto si potrà ripartire. Ci sono morti anche tra i calciatori dei diversi campionati, a quanto pare. E gli stessi giocatori, così come tutti in Turchia, sono molto preoccupati per i propri cari”.