I nodi l’ha fatti tornare tutti al pettine, Juan Ayuso. L’uomo più atteso sulla via che portava la carovana della corsa dei due mari verso la cima di Ussita-Frontignano, il favorito designato di una Tirreno-Adriatico che ha trovato nello spagnolo un degnissimo vincitore. Con tanta Italia sul podio, perché Antonio Tiberi e Filippo Ganna hanno tenuto altissima la bandiera tricolore, centrando un doppio piazzamento di valore e confermando di poter recitare tanto l’uno quanto l’altro un ruolo da primo attore (con le caratteristiche di ciascuno) nelle corse alle porte.
- Ayuso imprendibile per tutti, Pidcock e Hindley a 13 secondi
- Ganna, l'ultimo test prima della Sanremo è confortante
Ayuso imprendibile per tutti, Pidcock e Hindley a 13 secondi
Ayuso però non ha tradito le attese, e questo è certamente un grande merito per il capitano dell’UAE Emirates. Che anche in assenza di Tadej Pogacar continua a raccogliere soddisfazioni diffuse: lo spagnolo ha staccato tutti sin dalle prime rampe della salita conclusiva, andando a riprendere uno per uno i fuggitivi della prima ora (l’ultimo a cedere è stato un generosissimo Andrea Vendrame, che conferma di attraversare un gran bel momento di forma) e poi liberandosi nel finale di tappa anche della compagnia di Tom Pidcock e Jai Hindley, giunti al traguardo a 13 secondi dal vincitore di giornata.
Buona anche la prova di Mikel Landa, che in salita s’è difeso con le unghie e con i denti e ha pagato appena 15 secondi all’arrivo, mentre Tiberi è andato su del suo passo e ha limitato i danni, chiudendo a 20 secondi da Ayuso concludendo la tappa in compagnia del canadese Derek Gee. Tutto sommato buona anche la prova di Isaac Del Toro, l’altro enfant prodige di casa UAE, che era atteso a una prova del nove importante e che ha chiuso la giornata con 36 secondi di ritardo dal suo capitano.
Ganna, l’ultimo test prima della Sanremo è confortante
Filippo Ganna alla partenza da Cartoceto aveva 22 secondi di vantaggio rispetto ad Ayuso, che in salita però gliene ha rifilati 50. Pippo ha tenuto duro quanto ha potuto, consapevole che il forcing imposto dallo spagnolo non gli avrebbe consentito di restare attaccato alla sua ruota, e alla fine ha cercato di salvaguardare almeno il podio finale, riuscendoci con una prestazione comunque di tutto rispetto per uno che scalatore non lo è mai stato.
Una difesa importante che ha impedito a Gee e Hindley di buttarlo giù dal podio, dal momento che il canadese paga 4 secondi di ritardo nella generale, mentre l’australiano ne vanta 15 rispetto al fuoriclasse della Ineos Granadiers. Che dimostra però di essere ormai sulla buona strada per trasformarsi in un corridore adatto anche alle corse a tappe: la partnership con il nuovo tecnico Dajo Sanders sta producendo già frutti importanti, e chissà che la resistenza mostrata sulla salita di Frontignano non possa rivelarsi foriera di buoni propositi tra una settimana, quando le salite da scalare si chiameranno Cipressa e Poggio. Ganna uomo da Sanremo? Per quanto visto, possibile scommetterci.