“Possiamo solo ritenere che ci sia più speranza di competizione in futuro. Non solo per la Ferrari, ma è bello vedere che la Red Bull possa sfidare maggiormente la Mercedes, che Max Verstappen possa contrastare Lewis Hamilton. Questo farà sì che si eviti di pensare a soluzioni come la griglia inversa“, ha detto il francese nel corso di un’intervista tenuta per la Cambridge Union Society, sostenendo peraltro un concetto già espresso. “Perché pensiamo alla griglia inversa? Perché cerchiamo di trovare un modo artificiale per fermare il dominio. Invece possiamo avere un modo giusto per ottenere questo scopo, ma le altre squadre devono fare un lavoro migliore“.
Queste le parole del presidente della FIA Jean Todt che si augura di non dover pensare a modi artificiali per fermare il dominio di una squadra, in questo caso la Mercedes.
Certo l’obiettivo ormai conclamato del ciurcus dei motori è cercare di fare spettacolo, ma non si possono sovvertire gerarchie costruite solidamente nel tempo, sarebbe antisportivo. Abbandonata l’ipotesi della griglia invertita, resta in piedi quella legata alle Sprint Race, o super qualifiche.