Filippo Ganna scalda i motori in vista della finale d’inseguimento a squadre uomini alle Olimpiadi di Tokyo. Il ciclista azzurro, che ha trascinato i suoi al record del mondo in semifinale contro la Nuova Zelanda, è pronto a fare la differenza anche contro la forte Danimarca.
“I ragazzi hanno dimostrato che il lavoro fatto negli anni ha portato a tante emozioni. Nel nostro gruppo c’è già qualcuno che ha vinto una medaglia importante (Elia Viviani ndr) lui sa cosa vuol dire e io vorrei condividere questa gioia. Dobbiamo tenere duro ancora 24 ore, poi se vogliono ubriacarsi li accompagno io”, le sue parole a SportMediaset.
“Alcune nazioni hanno detto che il mio manubrio non era omologato, ma lo era dall’Uci, ci hanno voluto mettere i bastoni tra le ruote. Domani dobbiamo guardare noi stessi e fare la gara su noi stessi. Cercheremo di far divertire l’Italia” ha continuato Ganna, che poi elogia tutto il gruppo.
“I miei compagni di squadra hanno dimostrato che tutto il lavoro che abbiamo fatto in questi anni è stato ripagato, mi hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo. Sono davvero grato a tutti loro. Indipendentemente dai nostri avversari, dobbiamo solo seguire le istruzioni di chi è con il tablet a bordo pista e fidarsi di lui. Lo seguiamo e crediamo in lui per fare quello che dobbiamo fare. È il nostro faro”.