Un risultato che non ti aspetti, ma in negativo, arriva dai 1500 metri stile libero donne.
Dopo le emozioni per l’ultimo 200 di Federica Pellegrini e per la medaglia di bronzo di Federico Burdisso arriva la doccia fredda con la romana Simona Quadarella che ha un vero e proprio crollo.
Simona, fino a metà gara tiene il passo della avversarie per poi cedere completamente, ai 1000 metri, schiacciata forse dal peso delle aspettative e da un anno che non l’ha mai vista veramente al top della forma fisica.
L’italiana, termina la sua prima finale olimpica solo quinta con il crono di 15.53.97 a oltre 10 secondi dal bronzo. La vittoria va alla favorita della vigilia, la statunitense Ledecky (15’37”34), davanti alla connazionale Sullivan (15’41”41). Terza la tedesca Kohler (15’42”91).
La campionessa del Mondo era chiamata almeno a salire sul podio ma così non è stato con una gara diverse da quelle a cui ha sempre abituato. Di certo, purtroppo, così come successo a Gregorio Paltrinieri, fermato dalla mononucleosi, l’azzurra non è arrivata nel migliore dei modi alla rassegna.
A poche settimane dalla partenza è stata infatti bloccata da un virus influenzale che l’ha debilitata compromettendo la sua condizione.
Contenta e commossa all’arrivo Katie Ledecky sconfitta da Titmus nei 400 e solo quinta qualche ora prima nei 200 stile, bene anche la connazionale Sullivan che si prende l’argento in rimonta.
Per la Quadarella, fortunatamente, l’Olimpiade non finisce qui. L’azzurra potrà tentare di cancellare questa gara e la delusione con gli 800 stile libero previsti per il 31 luglio.
A fine gara, piuttosto amareggiata ha spiegato: “C’ho provato fino a 900, 1000 metri poi ad un certo punto non ho avuto più energie. Non voglio cercare scuse, ma un po’ sono stata sfortunata, per la gastroenterite che mi ha colpita due settimane, facendomi perdere tre chili. In un momento d’avvicinamento avere un problema del genere non è facile da superare fisicamente e psicologicamente. I miracoli non posso farli. Mi dispiace per me, per chi si è svegliato per seguirmi: ho dato il massimo”.