Un tempo Italo Calvino narrava del Visconte Dimezzato. Oggi ad essere dimezzato è il campionato di serie A. Monco e travolto dall’incertezza sanitaria del paese e da protocolli e ruoli ancora troppo poco chiari. Quindi giudizi a metà per questo primo turno dell’anno e del girone di ritorno che sorride al Milan che in emergenza asfalta la Roma e in contumacia Inter e Atalanta ne approfitta in classifica anche sfruttando il pari tra Juve e Napoli che non si fanno male ma si rallentano a vicenda. A fare la differenza, nel bene e nel male, ci sono sempre i nostri “top e flop” di questo 20° turno di serie A con un pizzico di cattiveria e di ironia che non guasta mai. Vediamo chi sono.
Miglior portiere: Maignan superlativo, Vicario prodigioso
Miglior difensore: Yoshida svetta, bravi Gabbia-Kalulu
La classe operaia va in paradiso nel giorno della Befana e a prendersi i galloni di miglior difensore è il giapponese Yoshida della Samp che ha giocato alla grande fino al problema che lo ha costretto a chiedere il cambio. Una menzione d’onore la meritano anche Gabbia e Kalulu buttati nella mischia nella difesa centrale del Milan in piena emergenza e che ce l’hanno messa tutta cavandosela egregiamente.
Miglior centrocampista: Tonali insormontabile, Savic trascinatore
Sempre nel vivo del gioco, serve a Immobile l’assist del momentaneo 1-2 e mette a segno due gol che chiudono il match sul 3-3 salvando Sarri e la Lazio. Milinkovic Savic mette la sua superiorità fisica e tecnica a servizio della squadra evitando la sconfitta. Dall’altra parte Sandro Tonali è sempre più leader del centrocampo rossonero, recupera diversi palloni e li smista con precisione. Regale.
Miglior attaccante: Caprari re di giornata ma quanti bomber
Gabbiadini non si ferma più, la Juve ritrova Chiesa, il Napoli ha il solito puntuale Mertens, Immobile e Berardi timbrano il cartellino così come torna al gol Giroud mentre si confermano Abraham e Messias. Ma il miglior bomber di giornata è lui e solo lui, ed è una bella soddisfazione, Caprari decide la partita con una doppietta: primo gol da rapace d’area, seconda rete con una conclusione dalla distanza.
Flop: Ibanez e Alex Sandro pasticcioni, Ibra basta rigori!
Non è la prima volta ma Ibanez si ripete, commette un errore clamoroso permettendo ai rossoneri di realizzare il secondo gol rendendo in salita, troppo, la partita della sua Roma. Segna e fa segnare, ma troppo spesso nella propria porta. Tra i peggiori della Lazio Luiz Felipe soffre gli attaccanti dell’Empoli, si fa saltare con troppa facilità da Marchizza in occasione del terzo gol, una sciagura.
Recidivo come pochi. Alex Sandro è sempre più irriconoscibile, o meglio riconoscibilissimo, quando gioca facendo rimpiangere amaramente l’indisponibilità di Pellegrini. Si perde Politano, sempre, soprattutto sull’azione del gol del Napoli. Involuto. Fuori concorso, Zlatan Ibrahimovic. Entra nel finale, mette a segno un assist per il gol della sicurezza di Leao, ma poi? Si incaponisce perchè vuole segnare e sbloccarsi dagli 11 metri. Ed invece? Un’altra figuraccia, un altro rigore sbagliato. Basta.
