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Top e flop 26ª giornata Serie A: il canestro di Vlahovic in mezzo ai teatrini di autogol e rigori

Ventiseiesima giornata del campionato di serie A 2024/25 con i nostri immancabili top e flop, con un pizzico di cattiveria e ironia i voti migliori e peggiori del turno di A

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

May day, may day! Qui Napoli, abbiamo un problema! Che succede alla squadra di Antonio Conte che stava andando come un treno ed invece ora va come un regionale? Continue fermate e frenate, l’ultima a Como, brutta. L’Inter con Lautaro in formato Martinez mette la freccia e passa. Il tutto a ridosso della singolar tenzone di sabato al Maradona. E allora dietro accorciano, l’Atalanta ritrova gol, Lookman e anche la scia scudetto. E che dire della Juventus amareggiata dall’eliminazione Champions che si rifà incredibilmente sotto ritrovando pure la verve di Vlahovic. Coerente con se stesso solo il Milan che continua a fare male, da Fonseca a Conceicao.

E allora allacciate le cinture e gustatevi i nostri attesissimi top e flop della ventiseiesima giornata di serie A. Sempre con la giusta cattiveria e un pizzico di ironia, né di più né di meno. Che non guastano mai, anche e soprattutto a Carnevale, dove ogni scherzo vale. In fondo è solo un gioco… del calcio!

Top e Flop della ventiseiesima giornata di serie A

  • Paz…di Diao TOP 9: il gioco di parole è subito immediato. Questi ragazzi stanno facendo faville. Il primo praticamente da inizio stagione, il secondo dal suo arrivo ha castigato praticamente tutte le big: Milan, Juventus, Fiorenina e Napoli. Il bello del Como di Fabregas sono proprio loro, genio, sregolatezza e incisività!
  • Yerry Mina FLOP 4: all’andata contro la Juve e Vlahovic aveva mostrato i muscoli, digrignato i denti, fatto fuoco e fiamme. Al ritorno è sembrato un’agnellino sacrificale nel periodo di Pasqua. Goffo e impacciato. Che sia il contrappasso?
  • Lucca FLOP 5: si meriterebbe la sufficienza stentata per la sola citazione di Lucio Corsi in perfetto tempismo post Sanremo. Il resto lascia a desiderare così come la volontà di irretire tutti i compagni di squadra anche quando si segna un gol importante come il suo. Anche meno.
  • Leao FLOP 5,5: oramai sembra Calimero, paga sempre lui per tutti nel Milan. Quando le cose si mettono male è il primo a essere fatto fuori, sostituito. Non si fa così. Un po’ anche gli altri, no?
  • Lookman TOP 8: lui l’effetto contrario o quasi di Lucca, sbeffeggiato pubblicamente dal suo allenatore trova le energie giuste per rispondere per le rime, prima fuori dal campo ma poi anche sul campo. E allora sto ragazzo va un po’ premiato. Dai su Gasp.
  • Bernede TOP 7: indiscusso protagonista della rubrica settimanale “all’improvviso uno sconosciuto”. Chiedere alla Fiorentina…
  • Milinkovic-Savic TOP 8,5 – il tassametro corre. Quarto rigore parato. Praticamente il Torino potrebbe pensare di farne una strategia, concedere penalty agli avversari, tanto c’è il portiere barbuto che li prende tutti. Eccezionale!
  • Gyasi FLOP 5: Nel calderone degli autogol a sto giro pazzo ci finisce pure lui. Spiace.
  • Pulisic FLOP 4,5: fino a qualche giornata fa il Milan reggeva sulle sue spalle, ora non riesce nemmeno più a trasformare un calcio di rigore, il problema è serio, l’involuzione pure.
  • Dia e Noslin FLOP 5: la Lazio che non sfonda a Venezia senza Castellanos ha diversi colpevoli. Ne abbiamo presi due a caso là davanti. La scelta era ampia.
  • Angelino 7: col gol ci ha preso gusto ma abbiamo preso lui per premiare una Roma che incredibilmente tirata fuori dalle zone pericolose da sir Ranieri ora si affaccia nella classifica che conta. Chi l’avrebbe mai detto?

Top flop Allenatori: Chivu che esordio, Conte che succede?

  • FLOP CONCEICAO – la vittoria in Supercoppa è stata una mera illusione. Dal Milan di Fonseca al suo non pare cambiata una virgola, troppi alti e bassi. Troppe comiche lì dietro. Urge cambiare il trend.
  • TOP CHIVU – arriva, dà una sistemata alla squadra, si becca vittoria e tre punti. Così come se niente fosse. E tutta Parma gongola.

Supertop ventiseiesima giornata: Vlahovic, bentornato!

Era lì da tempo a scaldare la panchina della Juventus. Gli avevano tolto un po’ tutto, gol, sicurezza e posto da titolare. Motta gli ha dato un’opportunità post serataccia Champions. Lui come al solito ha fatto il tarantolato. Dieci minuti a inseguire tutto e tutti. Solo lui sa se avrebbe retto ma la Eupalla lo ha voluto graziare, lo svenimento di Yerry Mina lo fa riscattare. Ora la parola d’ordine è “continuità”: Motta nel farlo giocare, lui nell’essere decisivo.

Superflop 26° giornata: Rrahmani e Maignan, oggi le comiche

Ci son quelle giornate un po’ così in cui capita che si debba istituire all’istante il premio dell’autogollonzo dell’anno. Maignan-Thiaw da una parte, Rrahmani e il povero Meret dall’altro. Due azioni irripetibili anche a mettersi d’accordo. Che hanno fatto male, parecchio a Milan e Napoli. Son quelle cose che poi passano. Il calcio dà, il calcio toglie. E ti dà sempre una seconda possibilità.

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