Doveva essere tutto finito o quasi. Bastava qualche minuto ancora. Ed invece Vasquez ha pensato bene di darci 180 minuti di thrilling da qui alla fine del campionato. Come fosse un Acerbi qualunque ha riaperto il campionato. Con buona pace del Napoli che deve rimboccarsi le maniche. Oltre l’Inter in una settimana “orgasmica” gongola solo l‘Atalanta che si prende l’ennesimo pass Champions mentre la Juve per l’ennesima volta fa e disfa tutto, fill rouge di questa stagione. Un po’ come la partita di Adzic. E mentre Ranieri si infuria il Venezia si ritrova salvo, per ora, dopo tempo immemore. Di tutto, di più. E non finisce qui, come diceva il grande Corrado.
E allora allacciate le cinture e gustatevi i nostri attesissimi top e flop della trentaseiesima giornata di serie A. Sempre con la giusta cattiveria e un pizzico di ironia, né di più né di meno. Che non guastano mai, ora che siamo in primavera inoltrata, sbocciano i voti e le sorprese non mancano mai, per buoni e cattivi! In fondo è solo un gioco… del calcio!
- Top e Flop della trentaseiesima giornata di serie A
- Top flop Allenatori:
- Supertop 36ª giornata: Zalewski simbolo della settimana Inter
- Superflop 36° turno: Kalulu come Yildiz
Top e Flop della trentaseiesima giornata di serie A
- Nico Gonzales FLOP 5: aveva dato qualche segno di ripresa. Niente, ci ha ripensato ed è ripiombato nell’oblio. Pare che in molti si siano accorti dopo diversi minuti della sua assenza nella ripresa. Di fatti non era cambiato nulla.
- Gimenez TOP 7: che fine aveva fatto lo sa soltanto lui, si era perso, ora si è finalmente ritrovato, in tempo per la finale di Coppa. Per la gioia di chi al Fanta aveva puntato parecchio su di lui.
- Adzic TOP 10: povera stella, il voto è ovviamente provocatorio e consolatorio al tempo stesso. Non fa in tempo a sentire l’odore dell’erba dell’olimpico, a sporcarsi un po’ e sudare che quel cattivone di Tudor lo manda a farsi la doccia. Che probabilmente non ha manco fatto. Per la gioia dell’acquedotto romano e degli ambientalisti contro lo spreco dell’acqua.
- Lucca TOP 7: gran gol ma inutile.
- Keita Balde TOP 7: gol inutile pure il suo ma una bella soddisfazione per il Monza da retrocesso ritrovare il successo.
- Vitinha TOP 7: una sola parola “bentornato” al gol.
- Anjorin TOP 8: fe-no-me-na-le, in una sola parola il gol che prova a salvare l’Empoli.
- Meret e Billing FLOP 5: sono un po’ la fotografia del Napoli col Genoa. Uno si butta la palla in porta da solo e poi sfiora il colpo di testa del 2-2, l’altro di contro sfiora di testa il cross che finisce sulla testa di Vasquez e poi da due passi la mette a fil di palo laddove contro l’Inter aveva pareggiato la partita. Serata no per entrambi.
- Vecino TOP 8: “l’ha ripresa Vecino” è una roba da suoneria ma è anche una verità assoluta.
Top flop Allenatori:
- FLOP CONTE – Il suo Napoli ha un po’ il fiatone o il braccino corte, fate voi. Ma contro il Genoa butta alle ortiche quel bonus che si era meritato nelle ultime giornate. Ora è vietato sbagliare. Lo sa Antonio, lo sanno i giocatori ed è questo che preoccupa di più.
- TOP GASPERINI – l’ha fatto di nuovo e quasi non fa più notizia perchè la notizia sarebbe stata se l’Atalanta non fosse andata in Champions. Capiremo, capiranno solo col tempo, il miracolo che Gasp ha fatto a Bergamo (non solo lui sia chiaro). Ma tant’è. Complimentoni.
Supertop 36ª giornata: Zalewski simbolo della settimana Inter
Come già evidenziato dagli amici di Gol Disegnati, la parabola perfetta, disegnata appunto dal terzino ex Roma ha disegnato (e basta con le ripetizioni…) la settimana perfetta dell’Inter che da Acerbi in poi attraversando il golden gol di Frattesi ha chiuso il cerchio quando Vasquez ha frenato la corsa scudetto del Napoli riaprendo quella nerazzurra. Insomma un sogno che diventa doppio tutto d’un tratto.
Superflop 36° turno: Kalulu come Yildiz
Repetita juvant, anzi Juventus. Il difensore ex Milan forse per invidia, per gelosia, per chissà quale motivo decide di imitare il turco che si era fatto cacciare pure lui col Monza. E zam! Una bella tranvata che poi Castellanos per motivi noti solo a luminari della medicina accusa un colpo al volto dopo essere stato preso alla spalla, è un altro discorso. Pierre ha torto marcio. Var, arbitro e giudice lo hanno punito.