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Totò Schillaci migliora, il cugino Maurizio vive da clochard ed è denutrito: ha giocato con Palermo e Lazio

Per uno Schillaci che - fortunatamente - migliora, un altro che versa in condizioni difficili: è Maurizio, cugino di Totò, che conduce esistenza da senzatetto.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Per uno Schillaci che – fortunatamente – migliora, un altro che vede peggiorare giorno dopo giorno il suo stato di salute. Sembra non esserci pace per i due cugini ex calciatori. Uno, Totò, è arrivato fino alla Juventus, all’Inter e alla Nazionale azzurra, con cui ha conquistato il titolo di capocannoniere durante le “Notti Magiche” di Italia 90. L’altro, Maurizio, s’è fermato alla Serie B ma ha vissuto comunque una carriera importante, impreziosita dall’aver vestito le maglie di alcuni club blasonati: il Palermo e la Lazio, soprattutto. Entrambi, oggi, non se la passano troppo bene. Anche se per motivi diversi.

Come sta Totò Schillaci: l’ultimo bollettino sulle sue condizioni

Le condizioni di Totò sembrano volgere al meglio, dopo la grande paura dei giorni scorsi. Lo conferma l’ultimo bollettino dell’ospedale Civico di Palermo, dove l’ex campione è ricoverato da sabato per un peggioramento del suo quadro clinico complessivo, conseguente al riacutizzarsi del cancro al colon retto che si è rifatto vivo dopo due interventi chirurgici. “Rispetto a quando è entrato in ospedale – si legge nella nota – le sue condizioni sono migliorate e nelle ultime 24 ore ha bisogno di meno ossigeno“. Un piccolo ma significativo passo avanti per il centravanti, amatissimo dai tifosi palermitani e non solo: in tanti quelli che si radunano quotidianamente all’esterno del nosocomio per mostrargli affetto e vicinanza.

Il dramma di Maurizio Schillaci: vive da clochard a Palermo

L’altro Schillaci in grave crisi è Maurizio, di due anni più vecchio del cugino Totò: è nato infatti nel 1962, sempre a Palermo. Come l’ex bianconero, pure lui centravanti quando calcava i campi polverosi delle categorie minori, autore di gol a grappoli nel Licata di Zdenek Zeman che conquistò la promozione in C1 nel 1985, passato successivamente alla Lazio. Ha smesso di giocare nel 1993, a 31 anni, e s’è impantanato in brutte storie raccontate nel film “Fuorigioco”, scritto e diretto da Davide Vigore e Domenico Rizzo, prodotto dal Centro sperimentale di Cinematografia e uscito nel 2014. Adesso vive in completa solitudine, per strada a Palermo. Da clochard.

L’appello per il cugino dell’eroe delle Notti Magiche di Italia 90

In un post su Facebook diventato in breve virale, una donna – Giusy Caldo – ha acceso (o meglio: riacceso) i riflettori sulle drammatiche condizioni dell’altro Schillaci, “il *clochard* con il cane di piazza verdi (teatro Massimo). Sta facendo un percorso sanitario, esami etc e noi lo aiutiamo con la gestione del suo cane. Maurizio si trova in uno stato di denutrizione importante. È stanco di alimentarsi con pietanze acquistate (panini, pasta al forno etc). Mi ha detto che gli mancano i sapori di casa e non quelli delle gastronomie”, si legge nel post insieme all’invito a procurargli qualche pasto caldo. Un post di qualche giorno fa, ma che sembra aver smosso le coscienze dei palermitani di buon cuore anche nei confronti del cugino del più celebre Totò.

Totò Schillaci migliora, il cugino Maurizio vive da clochard ed è denutrito: ha giocato con Palermo e Lazio Fonte: Getty

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