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Totti si scatena sulla Nazionale e fa infuriare gli interisti

L'ultima intervista dell'ex capitano della Roma sta facendo il giro del web.

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Totti si scatena sulla Nazionale e fa infuriare gli interisti Fonte: 123RF

Francesco Totti è tornato a parlare in una lunga intervista al Corriere della Sera: “E’ cambiato tutto: la vita, la testa, il fisico. Prima mi svegliavo presto per allenarmi, adesso c’è una giornata da programmare. Non è stato semplice, volevo godermi i figli, in modo da partire riposato per questo nuovo percorso. Non potevo non restare nel mondo del calcio: per me è tutto, lavorerò sempre qui, ne sono convinto. Posso restare a contatto con l’allenatore e gli altri dirigenti. Io so come trattare i giocatori, conosco i momenti, le dinamiche dello spogliatoio, le parole, gli sguardi. Ci torno, l’unica differenza è che non mi spoglio. Bisogna abituarsi, all’inizio parlavo da solo, poi ho capito. Si soffre di più lontano dal campo, perché anche in panchina sai di poter entrare. Sugli spalti si sentono cose incredibili, sono tutti allenatori”.

Sul suo ritiro del 28 maggio scorso: “Non me lo aspettavo così – ammette Totti – è stato molto emozionante. Sembravo un fratello per tutti, non solo un capitano. Quel giorno, a nessuno importava del risultato. Sembra quasi strano per me dirlo, dato che per me la Roma viene prima di tutto. Sarei potuto andare al Real Madrid, ma mai con un’altra maglia in Italia. Ho scelto con il cuore, e non me ne sono mai pentito. Non ho rimproverato nulla a Spalletti: avrei voluto giocre di più, ma ho sempre accettato le sue decisioni, è l’allenatore a scegliere. Mi hanno chiamato dagli Emirati e dagli Stati Uniti, ma ho ancora scelto la Roma. All’inizio ho avuto problemi anche con Pallotta, ma poi abbiamo messo tutto da parte per lottare per una causa comune”.

La sua eredità è stata raccolta da Daniele De Rossi, protagonista però in negativo nel match con il Genoa: “Sono gesti istintivi che in campo succedono, lui è il primo ad essere dispiaciuto, bisogna stargli vicino e basta, anche io ne ho fatte di cose così, e con il Var avrebbero visto tutto, anche il calcio a Balotelli, una delle cose più brutte che ho fatto. Di Francesco è aperto al dialogo, ma è tosto e dice quello che pensa: siamo tutti contenti con lui”.

Totti ha anche detto la sua sulla Nazionale: “Assurdo pensare che a giugno accenderò la tv e non ci sarà l’Italia ai Mondiali, non mi aspettavo questo dramma calcistico. Con me, Insigne avrebbe giocato dal primo minuto, lui può sempre risolvere la partita in qualsiasi momento. In Federazione serve gente come Damiano Tommasi, e non solo perché è mio amico, ma perché è competente: con lui, all’estero, fai bella figura, perché è giovane, trasparente e pulito. E in panchina ci metto Montella, così rifaccio la Roma dello scudetto”.

Faranno discutere anche le sue parole su Napoli-Juventus di venerdì e la corsa scudetto: “Magari a Torino sono stanchi di festeggiare. Il Napoli è la squadra più bella di tutte, sarebbe bello se la situazione cambiasse. Tifo per un pareggio al San Paolo, così perdono punti, ma per lo scudetto, se non andasse alla Roma, spero proprio negli azzurri. Basta che non lo vinca l’Inter”.

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