Per la prima volta nella storia la partenza del Tour de France avverrà dal suolo italiano, precisamente da Firenze. Lo ha annunciato Christian Prudhomme (direttore della corsa) nello scenario di Palazzo Vecchio, assieme al sindaco di Firenze Dario Nardella e al Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
Saranno tre le tappe che si snoderanno lungo lo Stivale dal 29 giugno al 1 luglio 2024: la Firenze – Rimini, la Cesenatico – Bologna e la Piacenza – Torino, con Pinerolo che darà il via alla tappa che riporterà il gruppo in Francia; scelte non casuali, perché sono un doveroso omaggio a grandi campioni italiani amati anche Oltralpe, prima Gino Bartali, poi Marco Pantani e infine Fausto Coppi.
- Le tre tappe che si correranno in Italia
- Prudhomme: "Sanata una incongruenza di 120 anni"
- Tour de France, gli italiani che hanno vinto la maglia gialla
Le tre tappe che si correranno in Italia
Il Tour de France, che aveva già stupito scegliendo Nizza (e non Parigi, tradizionale sede di arrivo dal 1905) come sede di arrivo, continua a sorprendere per il percorso 2024, che avrà la sua ‘Grand Départ’ a Firenze con una tappa dal dislivello di 3800 metri che imporrà agli uomini di classifica di farsi trovare pronti. Saranno infatti sette i GPM da affrontare, con uno scollinamento nel finale a San Marino.
Saranno sei i GPM in programma nella Cesenatico – Bologna lunga 200 chilometri, che nel finale proporrà quattro salite e il doppio passaggio sullo strappo di San Luca, dove ogni anno si conclude il Giro dell’Emilia e che nel 2019 aveva ospitato il via del Giro.
Spetterà infine ai velocisti giocarsi la vittoria al termine della Piacenza – Torino, che misurerà 225 chilometri: si va dalla Pianura Padana alle Langhe e al Monferrato, con la carovana che si sposterà a Pinerolo il quarto giorno, teatro di una delle imprese più in solitudine dell”Airone’.
Prudhomme: “Sanata una incongruenza di 120 anni”
E’ il direttore del Tour Christian Prudhomme a spiegare le ragioni della scelta: “Il Tour non era mai partito dall’Italia, era un’incongruenza. Firenze era stata candidata 12 anni fa e nel 2014. L’Italia è un grande Paese di ciclismo, un Paese appassionato che ci offrirà la bellezza dei suoi paesaggi: il centro storico di Firenze, i portici di Bologna, i paesaggi vitivinicoli del Piemonte”.
E ci sarà in aggiunta un percorso adatto a campioni, nella speranza che il profumo di Giro d’Italia induca i vari Vingegaard e Tadej Pogacar a misurarsi per la maglia rosa: “E’ importante che i campioni diano battaglia dall’inizio, un percorso come quello delle prime due tappe assicura ciò; lo stesso vale per i velocisti nella terza tappa, tutti i tipi di corridori sono interessati a questa grande partenza nella storia del Tour de France in Italia”.
Tour de France, gli italiani che hanno vinto la maglia gialla
Come ogni rivalità che si rispetti, c’è un fondo di ammirazione verso l’avversario e l’Italia, per quanto in difficoltà negli ultimi anni, è al quarto posto (10 vittorie) nei successi in Francia, dopo la medesima Francia (36 vittorie) ,Belgio (18 vittorie) e Spagna (16 vittorie).
Sono 7 gli azzurri che hanno chiuso in maglia gialla: Bottecchia (1924-1925), Bartali (1938-1948, nessuno lo ha rivinto a tanti anni di distanza), Coppi (1949-1952, il primo a fare la doppietta col Giro), Nencini (1960), Gimondi (1965), Pantani (1998, l’ultimo a fare la doppietta col Giro) e Vincenzo Nibali (2014).
Il primo vincitore del Tour Maurice Garin (1903) era originario della Valle d’Aosta e da soli due anni era titolare del passaporto francese quando vinse; proprio nel 2024 cadrà il centenario dell’impresa del primo corridore italiano in maglia gialla, ma sono numerose le imprese italiane, dalle volate di Cipollini alle stilettate di Bugno e Chiappucci.