Una tragedia si abbatte sui campionati mondiali di ciclismo in corso di svolgimento a Zurigo: Muriel Furrer, la ciclista 17enne che era rimasta gravemente ferita in un incidente nel corso della prova femminile Juniores, è morta dopo aver lottato per poco più di 24 ore con la vita. Ricoverata in condizioni definite critiche presso l’ospedale universitario di Zurigo subito dopo la caduta, la giovane corritrice elvetica ha visto progressivamente peggiorare le proprio condizioni cliniche, fino all’annuncio del decesso avvenuto in contemporanea con la gara maschile Under 23.
- L’UCI aveva deciso di andare avanti: ora che farà ?
- La caduta e la violenta botta contro un albero
- La famiglia ha chiesto di rispettare la privacy
L’UCI aveva deciso di andare avanti: ora che farà ?
Dirigenti dell’UCI in mattinata avevano affermato che, al netto della gravità della situazione riferita a Furrer, che il mondiale sarebbe proseguito con tutto il programma prestabilito (decisione presa di concerto con i familiari della sfortunata ragazza). Ora però non si escludono decisioni che possano portare a un rinvio delle ultime due prove rimaste, la prova in linea femminile (mista Under 23) e soprattutto la prova élite maschile, prevista per domenica. Difficile fare previsioni, ma per gli organizzatori certo il momento è assai delicato.
La caduta e la violenta botta contro un albero
La sfortunatissima atleta era rimasta vittima di una caduta nel corso della prova Juniores: una volta perso il controllo del mezzo in un tratto in discesa in un bosco vicino a Kuesnacht (non ci sono immagini dell’incidente), Furrer è finita violentemente contro un albero, costretta ad essere sottoposta a intervento chirurgico per cercare di ridurre l’entità dei traumi riportati. Da subito le sue condizioni erano apparse gravissime: i medici hanno tentato di consentirle di uscire dalla fase critica, ma il tentativo no ha sortito effetto, con l’UCI che alle 14,50 ha comunicato la notizia del decesso.
La famiglia ha chiesto di rispettare la privacy
Le forze dell’ordine locali stanno indagando sull’incidente per cercare di fare luce sulle cause che hanno portato alla caduta, mentre la famiglia di Muriel ha chiesto che venga mantenuto il più stretto riserbo in questo momento di forte dolore.
Furrer era una delle giovani più promettenti del panorama ciclistico elvetico: classe 2006, soltanto lo scorso maggio aveva conquistato la medaglia di bronzo nella gara di staffetta a squadre ai Campionati Europei di Mountain Bike in Romania, mentre a giugno si era ben comportata su strada conquistando la medaglia d’argento sia nella prova in linea che nella prova a cronometro dei campionati nazionali Juniores.
Ora per l’UCI dovrà decidere cosa fare: fermare il Mondiale potrebbe essere un dazio salatissimo, ma anche un segnale forte per cercare di porre l’accento sul tema della sicurezza. Qualunque sarà la decisione finale, sul mondiale di Zurigo si è gettata un’ombra che non andrà mai più via. E un peso nell’anima che resterà indelebile.