C’era una volta Emanuele Tresoldi, ex giocatore dell’Atalanta e del Gubbio, originario di Poggio Renatico e c’è oggi il figlio, il giovane attaccante Nicolò Tresoldi, 20 enne nativo di Cagliari, con doppia nazionalità italiana e tedesca, che sta conquistando la scena internazionale ma non con la maglia azzurra bensì con quella dell’Under 21 tedesca. Già decisivo, con un rigore conquistato, nella vittoria della Germania Under 21 contro la Bulgaria per 2-1, gara valsa la qualificazione all’Europeo 2025. La storia sportiva e gli aneddoti del promettente attaccante.
- Tresoldi, crescita e successi in Germania
- Tresoldi, una famiglia di calciatori e legami con l'Italia
Tresoldi, crescita e successi in Germania
Era un astro nascente del tennis italiano Tresoldi: brillava sulla terra rossa, con la racchetta tra le mani, insieme a Luca Nardi. Nel frattempo giocava anche a pallone, l’altra sua grande passione. La scelta finale l’ha fatta solo nel 2017, quando si è trasferito dall’Umbria alla Bassa Sassonia al seguito della mamma, hostess all’aeroporto di Hannover. Tresoldi, classe 2004, gioca attualmente nell’Hannover 96, squadra della ‘2. Bundesliga’, dove ha collezionato 43 presenze, 7 gol e 3 assist. Nato a Cagliari e trasferitosi in Germania nel 2017, ha iniziato nelle giovanili dell’Hannover, per poi firmare un contratto professionistico dal 1° luglio 2022.
Nonostante le sue origini italiane, Tresoldi ha scelto di giocare nelle Nazionali giovanili tedesche, prima con l’Under 19 e ora con l’Under 21. “Per ora l’Italia non l’ha chiamato – rivelava il padre quando ancora non aveva giocato più di tre gare con i tedeschi – ma ha il doppio passaporto. Finché non giochi tre partite con la Nazionale maggiore puoi scegliere quale maglia vestire in qualsiasi momento. Lui, comunque, ha studiato in Germania e può andare dove gli pare, per ora sta lì e si diverte”.
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Tresoldi, una famiglia di calciatori e legami con l’Italia
Emanuele Tresoldi, che giocava come difensore dell’Atalanta e della Spal, racconta di scherzare spesso con il figlio riguardo i loro ruoli diversi in campo: «Ci sfottiamo su chi sia il più forte. Certo, lui fa l’attaccante, ambidestro, io invece mancino puro, e si sa che chi usa il sinistro è baciato dal genio calcistico. A parte questo, gli do qualche consiglio e spero che continui a essere felice con il calcio».
Tresoldi junior, con origini italiane ma ormai parte del sistema calcistico tedesco, sembra destinato a crescere ancora e diventare un talento di rilievo.
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