Ma che bel Verona. Non è una novità, perché la squadra di Igor Tudor ha già rischiato di fermare il Milan, poi ha fatto la festa alla Juventus e infine ha pareggiato a Napoli. Il tutto sul solco di Ivan Juric e delle sue due stagioni in riva all’Adige. Pressing alto, ritmi a volte indiavolati, una squadra che sembra un orologio. Una piccola Atalanta, l’ha definita qualcuno. E probabilmente ha ragione. “Ormai la gente che viene allo stadio non vuole vedere un calcio attendista – le parole del tecnico croato a DAZN al termine della sfida di Napoli – Per fare questo calcio bisogna allenarsi parecchio, allenarsi forte. Ma ho bravi ragazzi, umili e printi al sacrificio”.
Il calcio di Tudor sarebbe proponibile alle stelle del pallone? Forse sì, più probabilmente no. Cristiano Ronaldo, ad esempio, secondo il tecnico dell’Hellas faticherebbe e non poco. “Con questo modo di allenarci credo farei fatica a stare in una grande – ha ammesso il croato – Non è una cosa che puoi proporre, per esempio, a uno come Ronaldo”.
Ronaldo, a dire il vero, Tudor lo ha allenato per alcuni mesi. Anche se da tecnico in seconda della Juventus, a fianco di Andrea Pirlo. Un’esperienza riposta nel cassetto al grido di “mai più il vice di nessuno”. Il Verona gli ha dato una chance e l’ex bianconero ha dimostrato di meritarsela. Ampiamente.