Un malore, le cui cause sono al momento misteriose (si parla di un virus), non gli ha lasciato scampo. E’ morto, in un ospedale di Murcia, in Spagna, l’arbitro internazionale di basket Gianluca Mattioli: importante fischietto capace di dirigere sui parquet di tutto il mondo, il prossimo 25 novembre avrebbe compiuto 50 anni.
La moglie Roberta e una delle figlie sono subito partite per la città iberica dopo che i medici avevano diagnosticato un’evoluzione infausta della malattia.
Mattioli aveva iniziato a dirigere partite nel 1985, quando aveva soltanto 18 anni, mentre il 24 marzo del 2014, arbitrando in Sutor Montegranaro-Armani Milano, aveva raggiunto le 600 partite dirette nella massima serie, un traguardo che pochi fischietti hanno superato in carriera. Con le tre gare dirette in questa stagione era arrivato a quota 685, vedendo vicino il traguardo delle 700. Essendo arbitro internazionale, aveva fischiato in tutte le più importanti competizioni europee, Eurolega compresa. Martedì avrebbe dovuto dirigere il match di Champions League tra la squadra spagnola e il Monaco.
La Federazione italiana Pallacanestro, attraverso il presidente Gianni Petrucci, ha diramato un breve comunicato: “Ci ha lasciati Gianluca Mattioli. La sua scomparsa improvvisa e inaspettata ha colto tutti di sorpresa. Ci stringiamo con grande affetto alla famiglia di Gianluca colpita dal tremendo lutto”.
Petrucci ha poi disposto che sia osservato un minuto di silenzio su tutti i campi per ricordare e commemorare l’arbitro internazionale. Nell’occasione gli arbitri indosseranno sulla divisa da gioco il nastro nero del lutto.
Molte società cestistiche italiane, in queste ore, stanno esprimendo le loro condoglianze attraverso i propri siti internet e i profili social. E’ una perdita veramente grave per tutto il movimento della pallacanestro italiana.
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