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Van Basten fa 54 anni, sapete che non si chiama Marco?

L'olandese ora lavora nella Fifa come direttore tecnico ma da giocatore era...Nureyev

31-10-2018 11:05

Van Basten fa 54 anni, sapete che non si chiama Marco? Fonte: Ansa

Cinquantaquattro anni e sentirli tutti. E non da oggi, perchè Van Basten – di cui oggi ricorre il compleanno – si sente più vecchio della sua età dal 7 agosto 1995, quando all’età di 30 anni, 9 mesi e 17 giorni, fu costretto a lasciare il calcio giocato a causa di una caviglia che non guariva mai e che l’ha fatto soffrire in modo indicibile. Gol, trionfi, applausi. Ecco alcune curiosità che forse non sapete sul Cigno di Utrecht che fece le fortune del Milan e dell’Olanda. Non si chiama Marco, all’anagrafe. Il suo vero nome è Marcel. I genitori sin da piccolo lo iniziano a chiamare Marco, un po’ come diminutivo del nome di battesimo, un po’ perché… chissà, forse era nel suo destino un nome italiano visto che fu in serie A, dal 1987 in poi, che si impose agli occhi del mondo. Lo prese il Milan dall’Ajax, dove aveva esordito in prima squadra il 3 aprile del 1982, a soli 17 anni, al posto del grande Cruijff (un destino segnato) ma non era lui la prima scelta di Berlusconi. I rossoneri erano su Ian Rush quando in redazione a Mediaset arriva la telefonata di Braida:”Vi mando una cassetta, potete fare un montaggio dei gol di questo giocatore per il Presidente?” Il giocatore era Marco, non più Marcel, Van Basten. Rush andò alla Juve, Van Basten al Milan e come finì lo sanno tutti. Il bomber orange è uno dei sei calciatori che hanno segnato una quadripletta in una sola partita di Coppa Campioni/Champions League. Condivide il record con Andrij Šhevčenko, Simone Inzaghi, Dado Pršo, Ruud van Nistelrooy e Ferenc Puskás. Segnò il suo primo e ultimo gol con la maglia del Milan allo stesso portiere, Alessandro Nista: il primo lo realizzò il 13 Settembre 1987 contro il Pisa, partità che finì 3-1 per il Milan, mentre l’ultimo il 9 Maggio 1993 contro l’Ancona partita che finì con lo stesso risultato a favore dei rossoneri. Entrambe le reti furono realizzate in trasferta.

LA MAGLIA MAI USATA – Chissà che successo avrebbe avuto a livello di marketing la sua maglia personalizzata ma non potrà mai saperlo. L’unica che ebbe con numero e nome in rossonero è della stagione 1995-96 – primo anno della personalizzazione delle divise – e fu la n. 25, che però non potè mai indossare visto il ritiro annunciato 2 settimane più tardi. La sua passione oggi è il golf. Fu Mauro Tassotti a portarlo per primo sul green. A Villa d’ Este. Diventerà il suo hobby preferito a fine carriera. E’ il 1988, il Milan ha appena vinto lo scudetto del sorpasso sul Napoli di Maradona. Van Basten partecipa alla chiusura dello spettacolo pirotecnico e poi diventa la stella dell’ Europeo in Germania. Poi diventa il centravanti più grande del mondo.

LE LITI CON SACCHI – Nessuno come lui, giocatore mostruoso, intelligentissimo, universale. Litiga con Sacchi ma Sacchi dice: «Diventerà anche un grande allenatore». Marco invece scappa dallo stress e si nasconde sui prati e dentro le piccole verdi colline. 22 titoli di squadra allineati in bacheca, fra Ajax, Milan e Olanda; 13 titoli personali a cominciare dai 3 Palloni d’Oro; il giocatore di cui Maradona disse: “Se non si fosse fatto male, sarebbe diventato il più grande di tutti. Per sempre”.  Auguri Cigno, eri il Nureyev del pallone.

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