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Vergognosi insulti razzisti a Lys Gomis dagli spalti: va con i compagni verso i tifosi, la sua reazione su Instagram

Episodio terribile e ancora sintomatico della grave espressione di razzismo negli stadi, a ogni livello: il post pubblicato dall'ex Torino e Frosinone conferma uno stato di assoluta e minacciosa presenza ancora di questo terribile fenomeno

Ultimo aggiornamento:

Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Ancora una volta sono le parole scelte per un post su Instagram a palesare l’ennesimo, intollerabile episodio di discriminazione razziale consumatasi in uno stadio, quando in campo l’unico giudizio ammissibile sarebbe quello del campo.

A ricostruire l’accaduto, e le sensazioni anche di estremo sconforto vissute, è un calciatore celebre come Lys Gomis, ex vivaio del Torino cresciuto tra le fila del club granata e che oggi milita in una squadra della Valle d’Aosta.

Il post di Lys Gomis contro il razzismo

“Vedere un signore insultare per il colore della pelle un calciatore è una vergogna!!!”. L’ex portiere del Torino Lys Gomis, calciatore di origine senegalese di cittadinanza italiana, ha denunciato sui social di essere stato preso di mira da alcuni presunti tifosi presenti sugli spalti, con insulti razzisti, durante la partita di serie D Pdhae-Vogherese, finita 2-2. “Io sono fiero di esser nero italiano e di Cuneo” e “lotterò sempre contro le “discriminazioni”, ha desiderato aggiungere il portiere di origine senegalese.

Il giocatore, cittadino italiano rammentiamo, è rimasto vittima di insulti razzisti, in occasione della partita di serie D Pdhae-Vogherese, finita con il risultato di 2-2: più che il pari, a scottare è stata l’umiliazione, l’offesa gratuita e discriminatoria subita ancora oggi, nel 2023 urlata dagli spalti di un impianto sportivo.

“Io – scrive Gomis – padre di una bimba che è frutto di una unione di due culture”, quella italiana e quella senegalese, “lotterò con tutte le mie forze perché siamo tutti uguali…chi è del sud chi è del nord chi è nero chi è bianco chi è giallo…chi è disabile…il razzismo è una vergogna e non deve passare per una cosa da stadio…oggi a fine partita è stato tutto assurdo…ma io sono fiero di esser nero italiano e di Cuneo…non giudico Voghera perché gli imbecilli sono ovunque” e “ringrazio i miei compagni che si sono stretti a me”.

Insulti razzisti a fine gara

Allo stadio di Montjovet (Aosta), nella giornata di mercoledì alcuni presunti tifosi si sono accaniti dopo il triplice fischio dell’arbitro. Lys Gomis ha reagito e per questa sua modalità di contrasto agli insulti è stato espulso: il portiere dei valdostani, dopo l’offesa razzista subita, si è presentato in gradinata con un compagno di squadra.

Fonte: ANSA

Lys Gomis con la maglia del Torino

Gli altri calciatori sono intervenuti, come i membri dello staff e i carabinieri presenti, che sono riusciti nell’intento di riportare la situazione a un livello civile.

Chi è Lys Gomis

Nato a Cuneo nel 1989, Gomis è cittadino italiano dal 2012: nel suo passato da calciatore oltre al Torino, anche la maglia del Frosinone e vanta tre presenze con la nazionale senegalese.

Fonte: ANSA

Il portiere all’epoca del Frosinone

Da questa stagione, a 33 anni, l’ingaggio e l’esperienza in Valle d’Aosta, dove si è consumato questo terribile e insopportabile avvenimento sintomatico dei problemi ancora presenti all’interno degli stadi, di ogni ordine e grado.

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