“Quando ero piccolo, come sapete, ero tifoso di Michael Schumacher e lo vedevo guidare e vincere su quella macchina rossa. Mai e poi mai mi sarei immaginato di guidarla a mia volta, un giorno… Mi sarebbe piaciuto correre sulle Formula 1 degli anni Settanta, o ancora meglio Sessanta, con pochissima aerodinamica e tanto grip meccanico”. Così Sebastian Vettel, nella conferenza stampa di vigilia del Gran Premio dell’Azerbaigian, ha risposto, evitando accuratamente di nominare la Ferrari perché ancora scottato dal burrascoso addio, a chi gli chiedeva quale vettura gli sarebbe piaciuto guidare da bambino.
Vettel in tre partecipazioni sul circuito di Baku, tutte con la “macchina rossa”, non ha mai vinto ma si è sempre piazzato nei primi quattro: “Davvero? Non lo ricordavo! Che dire, spero di continuare con questo trend allora – ha detto l’attuale pilota dell’Aston Martin -. Non so se c’è un solo segreto per affrontare questo circuito. Di sicuro è impegnativo e anche abbastanza lungo sul giro secco. Penso che il segreto sia la fiducia nella tua monoposto, nel circuito e nelle tue qualità. Devi avere piena consapevolezza di queste cose per essere in grado di estrarre quel po’ in più dalla vettura, perché alla fine è un circuito stradale. Se sbagli difficilmente ti perdona. È sempre un fine settimana difficile qui con il vento che può essere abbastanza forte, il che aumenta le difficoltà“.
“Se Monaco è stata la gara della svolta? Dipende da quello che viene dopo, e dipende da noi – continua Vettel -. Certamente è stato un buon fine settimana, abbiamo avuto entrambe le auto nella top 10. In qualche modo Baku è simile a Monte Carlo, ma è anche molto diverso. Si tratta di una pista molto più veloce, con molti più tratti in rettilineo. Stiamo prendendo sempre più confidenza con la macchina, a livello di squadra. Ci è voluto un po’ di tempo, ma è anche giusto dire che la battaglia a centrocampo è molto aspra e piccoli dettagli possono fare la differenza, come abbiamo visto a Monaco in chiave positiva e in altri luoghi in chiave negativa“.