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Vieri: "Dopo l'addio di Ronaldo, Inter davanti alla Juve"

L'ex attaccante della Nazionale italiana a La Gazzetta dello Sport analizza il momento della Serie A: "Mourinho è sempre Mourinho, occhio alla Viola".

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Vieri: "Dopo l'addio di Ronaldo, Inter davanti alla Juve" Fonte: Getty Images

In carriera ha segnato 142 goal in campionato, e molti altri nelle varie competizioni: Christian Vieri la Serie A la conosce molto bene. Lui, uno degli attaccanti più amati dai tifosi in giro per l’Italia, al di là dei colori e della fede calcistica.

Si è trasformato in opinionista, conduce quotidianamente un format su Twitch tra i più seguiti nel nostro Paese: non ha mai smesso di seguire le partite, anzi. Le vive in maniera passionale, da fuori, analizzando la stagione che sarà. “Chi vince lo Scudetto? Prima che se ne andasse Cristiano Ronaldo avevo detto: attacco della Juve più forte, Juve più forte. Adesso metto davanti l’Inter: quando sento discorsi come “Adesso Dybala, Morata e Chiesa daranno di più” dico: boh. Di più lo dai sempre, quando Ronaldo il Fenomeno se ne andò dall’Inter non è che io diedi di più: più di così non potevo fare già prima”.

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Vieri ha parlato delle partenze del portoghese e di Romelu Lukaku, e delle soluzioni provate da Juve e Inter per sostituirli. “Quando va via Ronaldo non c’è scelta migliore: i gol che faceva lui qualcun altro dovrà farli. Kean? Non credo, ma bisogna giudicarlo dopo un campionato intero. Lukaku? Non è sostituibile, punto. Però l’Inter ha preso Dzeko, un giocatore che voleva l’allenatore e questo non è importante: è stra-importante”.

Da attaccante ad altri attaccanti: le analisi di Vieri sui movimenti di Milan e Roma, tra Giroud e Abraham. “Giroud è quello che serviva al Milan, e i commenti sui suoi 34 anni sono roba che si sente solo in Italia. Abraham è fortissimo, un grande acquisto: merito di Mourinho. Solo lui poteva convincere un giocatore inglese a lasciare il campionato inglese: non lo fanno mai”.

Proprio sull’allenatore portoghese l’ex attaccante della Nazionale ha espresso parole al miele. “Mourinho è sempre Mourinho: il suo ritorno ha consolato almeno un po’ un campionato che ha perso Cristiano Ronaldo, Lukaku, Hakimi, Donnarumma e gli altri. Ci voleva, dai. Ma anche se ha uno status che gli permette di non cambiare, mi pare si sia adeguato anche lui, cercando un calcio diverso”. 

Nella lunga intervista spazio anche alle previsioni sulla possibile grande sorpresa del campionato: una formazione che può davvero fare bene. “Per me la Fiorentina: negli ultimi anni ha fatto disastri, ma se a Italiano danno il tempo di lavorare…  Ha Vlahovic: dopo Haaland, il miglior giovane attaccante che c’è in Europa”.

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