Si conclude in gloria l’edizione 2022 dei mondiali di ciclismo su pista per l’Italia, seconda nel medagliere solo all’imprendibile Olanda di Harrie Lavreysen e Jeffrey Hoogland. La quarta medaglia d’oro, settima in totale della spedizione, arriva da Elia Viviani, che a Saint-Quentin si è confermato campione del mondo nell’eliminazione bissando il titolo del 2021 a Roubaix. Il veronese ha preceduto il neozelandese Corbin Strong e il britannico Ethan Vernon al termine di una gara durissima e anche pericolosa, con tante cadute e un finale tiratissimo.
Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport Viviani’, complimentato anche da Filippo Ganna al termine della gara, ha ricostruito i brividi subiti in corsa: “È stata un’eliminazione dura e pericolosa, non la ricordavo così un anno fa – le parole dello sprinter olimpionico a Londra – Sono riuscito ad evitare la prima caduta fortunosamente, rientrare è stato difficile e poi ho dovuto evitare un altro contatto, ma se mi fermavo lì sarebbe andato tutto perso”.
Un oro figlio del coraggio, quindi, e di tanta determinazione: “Il primo obiettivo era mettere al sicuro una medaglia, poi ho voluto provare a vincere e ci sono riuscito” ha concluso Elia.