Un rigore, calciato con la solita freddezza: poi esulta, mentre i suoi compagni lo raggiungono, in festa. Punta le dita sul petto: “Io?”. Sì, lui: ancora lui.
Dusan Vlahovic non è più un attaccante in crescita: lo dimostrano le voci di mercato, gli accostamenti importanti in estate, i numeri che si rinnovano di giornata in giornata come firma sulla sua storia, e sulla sua carriera.
Con il penalty realizzato contro il Bologna, l’attaccante serbo diventa il quarto giocatore con meno di 22 anni a siglare almeno 30 goal in un anno solare in Serie A.
Numeri che valorizzano il lavoro dell’area tecnica della Fiorentina e il relativo progetto a caccia di talenti importanti: Vlahovic è già a quota 13 reti in 16 partite in questo campionato e per la seconda stagione consecutiva è andato in doppia cifra.
La terza complessiva, se si pensa a quella 2018/19: solo nel 2019/20 si è fermato a quota 6 in campionato. Nella scorsa, invece, 21 goal in 37 gare.
30 – Dusan Vlahovic é diventato solo il quarto giocatore nella storia della Serie A a segnare almeno 30 gol in un singolo anno solare con un’età inferiore ai 22 anni dopo Meazza nel 1930, Borel nel 1933 e Angelillo nel 1958. Inarrestabile.
E’ il quarto, come detto, dopo Giuseppe Meazza (nel 1930), Felice Borel (nel 1933) e Antonio Angelillo (nel 1958): 3 grandi della storia del nostro campionato.
E non ha intenzione di fermarsi: 22 anni li compirà il prossimo 28 gennaio, Vlahovic, ma la sensazione è che di record del genere ne vedremo ancora parecchi, con la sua firma e la sua esultanza.