Se c’è un vivaio florido nel panorama sportivo nazionale, quello del volley è certamente il più ammirato e invidiato da tutte le federazioni. Perché riesce a sfornare talenti con un’assiduità fuori dal comune, specie adesso che praticamente un po’ in tutte le competizioni giovanili a livello internazionale c’è sempre un tricolore che sventola, segno che il lavoro svolto continua a pagare dividendi.
E di tanto in tanto a rendere possibile questa autorigenerazione ci pensano ragazzi che in qualche modo sono nati in una famiglia cresciuta a pane e pallavolo, come nel caso dei Bovolenta. Che nel 2012 hanno dovuto convivere con la tragedia della scomparsa di Vigor, l’ex giocatore della nazionale, marito di Federica Lisi che a sua volta è stata un’ottima atleta professionista. I loro figli, però, in qualche modo hanno pensato bene di ricalcarne le orme e rispolverare i vecchi ricordi di famiglia, puntando a loro volta a diventare colonne della nazionale del futuro e in generale del movimento tricolore. E l’estate 2023 per due di loro ha rappresentato davvero un punto di svolta.
Alessandro Bovolenta, come un veterano
Alessandro, 19 anni compiuti a fine maggio, è l’ennesimo enfant prodige della pallavolo azzurra. Tanto che Fefé De Giorgi non ha aspettato nemmeno la fine degli Europei (e il successivo torneo preolimpico) per portarlo direttamente al piano di sopra, cioè in nazionale A, dopo che in Under 21 il ragazzo ha fatto vedere cose mirabolanti nel corso del mondiale, chiuso con l’amara sconfitta in finale contro l’Iran.
E contro la Slovenia, nella seconda gara del Memorial Wagner (torneo poi vinto dagli azzurri), ha deciso di gettarlo nella mischia al cospetto della squadra vice campione d’Europa: 9 punti e 50% dal campo, score ripetuto la sera successiva nell’ultimo match contro i vice campioni mondiali della Polonia, addirittura alzando leggermente le percentuali in attacco (9 punti col 53%). Statistiche che hanno impressionato per la facilità con la quale Alessandro si è calato nella nuova dimensione, lui che peraltro nell’ultima stagione ha militato in Serie A con la Consar Ravenna (e sarà così anche nella prossima) dopo aver disputato spiccioli di partite in Superlega nella primavera del 2022.
La sua storia ricorda da vicino quella di Yuri Romanò, che due anni fa venne portato da De Giorgi all’Europeo senza aver mai messo piede in Superlega, decisivo nella finalissima contro la Slovenia e poi diventato stabilmente l’opposto titolare della nazionale. Un precedente che ha convinto Fefè a superare le ultime resistenze: Bovolenta è ufficialmente convocato nei 14 che disputeranno l’Europeo, con Fabrizio Gironi che suo malgrado s’è visto scavalcato nelle gerarchie all’ultima curva, quando già sentiva di aver staccato il pass per la rassegna continentale.
Futuro roseo
Il figlio di Vigor si appresta a vivere un’estate davvero indimenticabile, al netto di quel che racconterà il campo. E al di là di quelle che saranno le scelte di De Giorgi, non c’è da stupirsi se ancora una volta la cantera azzurra riesca a sfornare giocatori di talento e qualità che sin da giovanissimi dimostrano di poter portare mattoni alla causa. Un discorso da allargare al libero Gabriele Laurenzano (già campione d’Italia con Trento) e allo schiacciatore Mattia Orioli, che pure non disputeranno l’Europeo (l’appuntamento con la chiamata è stato solo rimandato), ma in generale a un movimento che non smette di allevare talenti, tanto nei maschi quanto nelle femmine, se è vero che la nazionale Under 21 allenata da Marco Mencarelli è imbattuta nel mondiale di categoria in corso di svolgimento in Messico, già qualificata per le semifinali e grande favorita per la vittoria finale.
Arianna, proprio come un papà
A proposito di ragazze: in casa Bovolenta c’è pure Arianna, classe 2008, che la sua estate azzurra l’ha vissuta a pieni polmoni grazie alla splendida cavalcata dell’Under 17 che ha posto la bandiera sul trono continentale. Nella finalissima contro la Turchia, vinta per 3-1, Arianna ha messo giù 17 palloni, che se fosse un’opposta sarebbero la regola, ma trattandosi di una centrale (stesso ruolo di papà Vigor) rappresentano un’enormità.
La scelta di trasferirsi a inizio febbraio nei pressi della capitale, accettando di giocare per la Volleyrò Casal de Pazzi (una sorta di società cult in grado di sfornare sempre giovani talenti), ha già pagato dividendi, se è vero che dopo lo scudetto Under 16 è arrivata anche la chiamata in nazionale.
E chissà che le due gemelle Aurora e Angelina (classe 2011) non vogliano emulare quanto fatto dai due fratelli maggiori, così come il più piccolo, Andrea, che il papà non l’ha mai conosciuto (è nato pochi mesi dopo la sua scomparsa), ma che intanto come le gemelle gioca nell’Olimpia Ravenna, pensando a divertirsi ma buttando un occhio anche a quel che fanno appunto il fratello e le sorelle maggiori. Quell’occhio che l’Italia del volley ha buttato su una famiglia votata alla pallavolo, nel cui destino c’è sempre e comunque una maglia azzurra.
Convocati
Tornando alla nazionale A, questo è l’elenco dei convocati per EuroVolley, che il 28 agosto a Bologna vedrà l’Italia affrontare il Belgio nella gara d’esordio. Palleggiatori: Simone Giannelli, Riccardo Sbertoli. Schiacciatori: Mattia Bottolo, Daniele Lavia, Alessandro Michieletto, Tommaso Rinaldi. Centrali: Gianluca Galassi, Leandro Mosca, Roberto Russo, Giovanni Sanguinetti. Opposti: Alessandro Bovolenta, Yuri Romanò. Liberi: Fabio Balaso, Leonardo Scanferla.