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Volley femminile: Velasco si è dimesso da tecnico della UYBA Busto Arsizio, che attacca la Federvolley

Julio Velasco si è dimesso da capo allenatore di Busto Arsizio per diventare coach della nazionale. La UYBA attacca la federazione: il comunicato è durissimo.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

È finita male tra Julio Velasco e la UYBA. Che in mattinata, a poche ore dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo commissario tecnico della nazionale femminile, ha diramato un comunicato dai toni piuttosto duri, motivandolo con la necessità di far sentire la propria versione dei fatti dopo che nella serata di lunedì il tecnico di La Plata ha rassegnato e proprie dimissioni dall’incarico di capo allenatore della formazione bustocca, che milita in Serie A1.

Una decisione che era nell’aria, tenuto conto che la FIPAV non ha mai visto di buon occhio il “doppio incarico”, ma che arriva probabilmente in anticipo sui tempi, dal momento che l’accordo tra Velasco e la federazione sarebbe dovuto partire il prossimo 1° gennaio.

Il comunicato UYBA: “Fatto il possibile per non andare allo scontro”

Busto Arsizio ha vissuto malissimo la situazione legata al futuro del tecnico argentino, tanto che nelle righe pubblicate sul proprio sito ufficiale non ha mancato di criticarne aspramente il comportamento tenuto nelle ultime settimane.

UYBA Volley Busto Arsizio comunica che da oggi il tecnico Julio Velasco non è più l’allenatore della squadra. Il coach argentino ha rassegnato ieri sera le dimissioni, a effetto immediato, e nelle prossime ore la società comunicherà il nome del nuovo head coach. UYBA Volley sottolinea che ha operato fino all’ultimo per la prosecuzione del rapporto con il Sig. Velasco, cercando supporto da FIPAV e dallo stesso tecnico.

La società biancorossa specifica che nel contratto sottoscritto con il sig. Velasco non erano contenute clausole rescissorie operanti in automatico in caso di sua nomina come coach della nazionale maggiore, anzi il contratto era stato strutturato in modo che il sig. Velasco potesse ricoprire il “doppio incarico” (coach UYBA e della nazionale maggiore) senza alcuna preclusione di sorta. Per questo UYBA ha sempre ritenuto il sig. Velasco coach della squadra almeno sino al termine della stagione, con durata contrattuale prevista nelle clausole dedicate.

L’attacco della UYBA: “Violata qualsiasi norma di buona fede e trasparenza”

La società bustocca ha sottolineato soprattutto l’impossibilità di poter avere un confronto con i vertici federali, che di fatto hanno operato senza dar modo alla UYBA di poter far valere le proprie ragioni.

Nessun contatto con UYBA è stato effettuato da FIPAV prima della convocazione del sig. Velasco presso la sede FIPAV per la proposta del ruolo di coach della nazionale maggiore, cosi come non sono state verificate da FIPAV con il sig. Velasco le clausole contrattuali presenti nel contratto tra UYBA e lo stesso tecnico, e ancora mai è stato chiesto da FIPAV un incontro con il presidente o l’amministratore delegato di UYBA prima del comunicato stampa di nomina del sig. Velasco quale coach della Nazionale.

Mai nessun confronto è stato promosso da FIPAV, ben sapendo che il sig. Velasco fosse coach della nostra storica società, violando dunque qualsiasi norma di buona fede, correttezza e trasparenza nei nostri confronti. Mai è stato ricercato un dovuto e costruttivo colloquio da FIPAV con UYBA, il tutto in spregio ai progetti, investimenti e sacrifici di UYBA, tesserata FIPAV da 53 anni, per disputare un campionato propositivo e alla ricerca di una visione di obiettivi sportivi, culturali, etici, internazionali di sicuro interesse per tutto il sistema pallavolo (a cui la società Brera Holding ha dato credito e riconosciuto legittimazione, tanto da essere la prima società americana a investire nel mondo della pallavolo femminile).

ll comportamento di FIPAV e di tutti gli attori attivi di questo caso appare con evidenza, agli occhi di UYBA, responsabile di gravi e ingenti danni alla reputazione societaria di UYBA, al progetto sportivo della stessa a stagione iniziata, destabilizzatore della serenità dell’intera squadra (tanto in campo quanto dirigenziale, tanto per la città di Busto Arsizio che per i suoi tifosi).

La UYBA attende un incontro chiarificatore

La palla ora potrebbe passare agli avvocati, che saranno chiamati a dover districarsi in una vicenda abbastanza inusuale, che contrappone due lati di una medaglia che in realtà sembrano abbastanza affini tra loro. Il comunicato della UYBA si chiude con la necessità di vedere tutelati i propri interessi.

La società biancorossa si riserva di verificare nel proseguo tutte le opportune azioni a sua tutela, a qualsiasi titolo. UYBA Volley attende ancora da parte di FIPAV un concreto riscontro e fissazione di un incontro volto ai dovuti chiarimenti, formali scuse e ricerca di adeguate soluzioni nell’interesse di UYBA e atte a salvaguardare Io svolgimento del campionato in modo regolare, paritetico, eguale. Spiace aver sinora vissuto, solo noi di UYBA, un trattamento mai immaginabile, lesivo del rispetto, dell’etica sportiva e delle regole che la FIPAV dovrebbe garantire ed esserne di esempio.

UYBA-Velasco, un amore che non è mai decollato

L’avventura di Velasco sulla panchina bustocca si conclude dopo appena tre mesi e mezzo di lavoro. Nelle 8 gare disputate nel massimo campionato nazionale, la UYBA ha perso 6 volte, raccogliendo appena due successi contro Vallefoglia e in casa di Casalmaggiore. La sconfitta di domenica scorsa contro Firenze aveva impedito alle lombarde di agganciare il treno play-off, distante tre lunghezze.

Velasco in estate aveva salutato gli organi tecnici della FIPAV (negli ultimi 4 anni era stato direttore tecnico delle nazionali giovanili) proprio per tornare in panchina e farlo per la prima volta in un campionato femminile, firmando un contratto triennale e accettando di lavorare con atlete giovani e di prospettiva (si pensi a Martina Bracchi, uno dei talenti più luminosi del futuro).

Per Velasco peraltro si tratta di un ritorno sulla panchina della nazionale femminile, già guidata nel biennio 1997-1998, ma con alterne fortune. Oggi alle 14 verrà presentato in una conferenza stampa che si preannuncia densa di significati.

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