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Volley femminile: la UYBA a colloquio da Manfredi per il caso Velasco. E Mazzanti è "spettatore interessato"

La UYBA ha chiesto e ottenuto un incontro al presidente federale Manfredi: si punta a ottenere una "deroga" almeno per questa stagione con Velasco allenatore

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Una soluzione s’ha da trovare: Velasco CT della nazionale val bene un’eccezione, di quelle che raramente la Federvolley ha concesso ai propri club. Ma stavolta il quadro appare assai più complicato e per questo la dirigenza di Busto Arsizio ha chiesto e ottenuto un incontro con il presidente federale Giuseppe Manfredi, allo scopo di provare a trovare un compromesso che possa evitare alla UYBA di dover cambiare allenatore a stagione inoltrata.

Una faccenda un po’ complicata, ma che trova un po’ tutti i diretti interessati desiderosi di trovare la quadra. Da Velasco, pronto a esercitare la clausola che lo liberebbe da qualsiasi impegno con la panchina di club in caso di chiamata della nazionale (in realtà però la famosa “clausola” direbbe altro), fino alla UYBA, che teme di aver impostato un lavoro per nulla. E anche la federazione stessa, che per ora da questa faccenda (come da quella che ha portato all’esonero di Mazzanti) non ne esce certo nel migliore dei modi.

L’inghippo sul “doppio incarico” e il precedente di Mazzanti

L’incontro, come anticipato dal quotidiano La Prealpina, è previsto entro questo fine settimana. E dovrà servire a trovare una soluzione che possa andar bene a entrambe le parti. La “logica” vorrebbe che la UYBA possa essere lasciata libera di lavorare con Velasco fino a primavera inoltrata, lasciando poi che possa dedicarsi esclusivamente al ruolo di commissario tecnico della nazionale femminile.

Manfredi però sul “doppio incarico” ha sempre avuto un parere assai critico: quando nel 2020-21 venne data l’opportunità a Davide Mazzanti di allenare la Bartoccini Fortinfissi Perugia si era nel pieno di una stagione assai particolare, segnata dalla pandemia e dalla necessità di dover giocare a porte chiuse.

E comunque va ribadito che una norma che preveda l’impossibilità di procedere con il “doppio incarico” nel regolamento o nello statuto FIPAV non esiste: è piuttosto una linea di condotta, un’idea da sempre portata avanti all’interno del Consiglio Federale, che pure ha cominciato a vacillare dopo la sorprendente chiamata alle armi di Velasco, che martedì 21 novembre verrà presentato ufficialmente a Milano.

L’incontro decisivo, poi martedì la presentazione di Velasco

Per quella data, con la UYBA i patti dovranno essere chiari: nel triennale sottoscritto a inizio stagione da Velasco la clausola per poter allenare contemporaneamente una nazionale è effettivamente presente, ma non giustifica un eventuale addio “in tronco”.

Appunto, rimanda al cosiddetto “doppio incarico”: Julio può allenare l’Italia, ma a settembre dovrebbe tornare a Busto Arsizio e riprendere la preparazione con la “sua” squadra di club. Giuseppe Pirola, presidente della UYBA, a precisa domanda ha ribadito il concetto.

“Le norme di Lega non prevedono alcun divieto riferito a un tecnico che possa allenare sia nel club che in nazionale, e la cosa è stata ribadita nella recente Assemblea. La FIPAV a questo punto deve pure interrogarsi su quello che è il suo modo di fare e di vedere le cose: il ragionamento da fare è un altro, e deve portare a mettere le società nelle condizioni di poter lavorare bene e impostare il lavoro in maniera seria e importante”.

Da qui la richiesta di un faccia a faccia con Manfredi, che pure non ha mostrato particolare interesse a concedere aperture. Tanto che, stando così le cose, dal 1° gennaio Busto Arsizio dovrà giocoforza cercarsi una nuova guida tecnica.

Mazzanti sullo sfondo: e se fosse lui “la soluzione”?

Qualcuno, volando un po’ in là con la fantasia, ha pensato che l’uomo giusto al posto giusto potrebbe rispondere al nome di Davide Mazzanti. Che adesso si gode un po’ la famiglia, con la moglie Serena Ortolani (che da questa stagione gioca a San Giovanni Marignano, in A2) e la piccola Gaia che riempiono le sue giornate. E nell’attesa di una chiamata pensa un po’ a curare il proprio fisico e ad aggiornarsi, guardando diverse gare di pallavolo e cercando di fare attenzione a non lasciare le telefono troppo distante.

Se poi la chiamata giusta dovesse arrivare da Busto Arsizio, andando così a scrivere un nuovo intreccio della telenovela legata al futuro della panchina azzurra, vorrà dire che la sorte si è divertita una volta di più a mescolare le carte. E allora occhio alle sorprese.

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