L’avventura di Julio Velasco alla guida della Nazionale azzurra scatterà ufficialmente martedì 21 novembre, con la conferenza stampa di presentazione in programma a Milano. Poi, dal primo gennaio, il tecnico argentino diventerà a tutti gli effetti il nuovo Ct e chissà se nel frattempo si sarà risolta la diatriba relativa al doppio incarico con l’Uyba Busto Arsizio, squadra che nelle ultime giornate ha iniziato a carburare e che non vuole saperne di rinunciare al suo coach. Chi non vede l’ora di vederlo all’opera sulla panchina dell’Italia è Maurizia Cacciatori.
- Maurizia Cacciatori, ecco quando è stata allenata da Julio Velasco
- Il retroscena dell'ex palleggiatrice: la lezione più grande di Velasco
- Doppio incarico con Busto Arsizio, polemiche e veleni? Ecco la soluzione
- Il ritorno di Egonu e delle altre big: la posizione di Cacciatori
- L'oro olimpico tabù del volley italiano: Maurizia ci crede
Maurizia Cacciatori, ecco quando è stata allenata da Julio Velasco
L’ex palleggiatrice, per anni volto e simbolo della pallavolo italiana al femminile, è stata allenata da Velasco ai tempi della prima (e poco esaltante) esperienza al timone della Nazionale in rosa, negli Anni 90. Di lui, del suo carisma, dei suoi insegnamenti a livello mentale più che tecnico ha conservato un ricordo bellissimo, che ha raccontato nel corso dell’intervento a Radio Cusano Campus, nella trasmissione condotta da Francesco Acchiardi e Arianna Galati.
Il retroscena dell’ex palleggiatrice: la lezione più grande di Velasco
Il primo ricordo di Velasco è in realtà un retroscena sulla lezione più grande ricevuta dall’allenatore:
Ho avuto il privilegio, con tutte le mie compagne, di lavorare con lui per due anni in Nazionale, e devo dire che è una persona straordinaria. È un tecnico attento, preciso. Devo essere sincera, non ha migliorato il nostro bagher o la nostra schiacciata, ha migliorato proprio il nostro modo di approcciarci al team, alla squadra, a collaborare. È un uomo incredibile e mi auguro che le nostre azzurre abbiano la consapevolezza di quale allenatore arriverà e di quanto potranno migliorare.
Doppio incarico con Busto Arsizio, polemiche e veleni? Ecco la soluzione
La soluzione alle polemiche sul doppio incarico? Resettare tutto, perché l’Italia viene prima di ogni altra cosa:
Dobbiamo capire il bene della nostra Nazionale, e il bene è vederle alle Olimpiadi. Sarebbe un suicidio non vederle lì. Il fatto che in questi mesi siamo stati senza allenatore, perché se ci pensiamo bene Mazzanti non c’era più e non si sapeva chi sarebbe stato alla guida delle azzurre: è una cosa particolare, credo che non sia mai esistito a pochi mesi da un’Olimpiade non sapere qual è il tecnico. Credo sia già una notizia importante e positiva. Io ho avuto Julio. Julio ha grande esperienza, le nostre ragazze sono davvero molto talentuose e devono dimostrare di essere all’altezza di un allenatore così in gamba, poi tutto verrà in maniera naturale.
Il ritorno di Egonu e delle altre big: la posizione di Cacciatori
Quindi sul possibile ritorno di Egonu, De Gennaro, Bosetti e Chirichella, le big “allontanatesi” durante la gestione Mazzanti:
In questo momento credo non sia la priorità: arriverà chi merita di esserci. Julio sarà molto attento e ogni giocatrice, da quello che abbiamo capito, deve essere pronta per essere candidata, per essere in forma, per essere, io dico, degna di indossare quella maglia. È molto stimolante per chi non era all’Europeo e per quelli che si aspettavano di esserci. Chi ci sarà lo sceglie l’allenatore, il tecnico, ma l’obiettivo è molto vicino e bisogna essere pronte.
L’oro olimpico tabù del volley italiano: Maurizia ci crede
Infine sulla corsa all’oro olimpico, storico tabù per la pallavolo italiana, sia al maschile che al femminile:
Sia il maschile sia il femminile hanno due realtà incredibili: tanti tecnici lavorano all’estero perché sono proprio considerati tra i migliori al mondo, e il campionato, sia maschile sia femminile, è molto elevato. Questo dà uno specchio di quanto noi lavoriamo bene, quanto la federazione lavori bene con i propri club e con la Lega Pallavolo per far crescere questo movimento. Ci si aspetta sempre tanto, fino a adesso non siamo riusciti a portare a casa questo benedetto oro, ma io sono ottimista, c’è sempre tempo per migliorare.