È diventato, purtroppo, l’argomento principale di discussione degli sportivi italiani: “Sei dalla parte di Paola Egonu oppure del Ct Mazzanti?”. Dopo il clamoroso strappo all’indomani della fallimentare avventura della nazionale azzurra agli Europei di volley femminile, ci si interroga sul futuro. L’Italia può fare a meno della miglior giocatrice al mondo? E delle altre pedine di spicco della nazionale – De Gennaro, Bosetti e Chirichella – accantonate per una presunta “fronda anti-Ct” di cui ha parlato una giocatrice brasiliana di stanza in Italia ai media del suo paese?
- Cacciatori come Egonu: allontanata per contrasti col Ct
- Il flop europeo e gli scenari futuri secondo Maurizia
- Cacciatori, il consiglio a Egonu e quello per Mazzanti
Cacciatori come Egonu: allontanata per contrasti col Ct
Maurizia Cacciatori, ex palleggiatrice e icona della pallavolo italiana al femminile per diversi anni, è convinta che serva un chiarimento. Lei ha vissuto sulla propria pelle una situazione simile: accadde nel 2002, quando litigò col Ct Bonitta e fu allontanata dal gruppo azzurro che, dopo poche settimane, avrebbe vinto il titolo mondiale. Qui Egonu è stata messa da parte e l’Italia neppure vince. Intervistata dalla Gazzetta dello Sport, l’ex palleggiatrice ricorda la sua vicenda e si schiera con decisione dalla parte di Egonu, come del resto aveva fatto un’altra ex azzurra, Francesca Piccinini:
“Capisco come ci si sente, Paola è un personaggio fuori dagli schemi, che va oltre la pallavolo proprio come lo ero io. Ci sono momenti in cui una vorrebbe sparire e non avere sempre gli occhi puntati addosso, ma essere una ragazza che fa parlare di sé e si spende per tante buone cause fuori dal campo non può essere un handicap. Non so che cosa possa aver fatto di così terribile da giustificare un trattamento simile, anche se…”.
Il flop europeo e gli scenari futuri secondo Maurizia
Dilaniata dalle polemiche, l’Italia è andata male agli Europei. E per Maurizia Cacciatori non è stata una sorpresa:
“Considero una follia aver iniziato il percorso con il taglio di alcune giocatrici importanti. Ho visto cose che non mi sono piaciute, dov’era il sestetto più forte? Dov’era una giocatrice fondamentale come Paola Egonu? È stato un errore lasciarla fuori, abbiamo assistito al peggior finale possibile”.
E ancora, in vista del Preolimpico che l’Italia giocherà senza Paoletta:
“Qualunque sia il risultato alla fine, è già una sconfitta. Un’Italia senza Egonu è un suicidio sportivo. Capisco Mazzanti, non deve essere facile rappresentare un punto di riferimento per le giocatrici, ma ha sbagliato a escludere chi non lo seguiva più”.
Cacciatori, il consiglio a Egonu e quello per Mazzanti
Quindi due consigli, uno a Egonu e uno a Mazzanti: chi meglio di Maurizia Cacciatori, che oggi è speaker motivazionale, per provare a superare in modo costruttivo questo momento difficile?
“Paola adesso deve resettare, i grandi campioni si vedono nelle sconfitte. Capisco i rapporti incrinati, ma nella vita si può cambiare idea, chieda a Mazzanti un confronto chiaro e costruttivo e poi via in campo, a prendersi la medaglia olimpica. La maglia azzurra viene prima degli egoismi, del sapere di aver ragione. Mazzanti? Probabilmente ha in mano la squadra più forte di sempre, ma senza Egonu è una Ferrari costretta a muoversi in strade strette e tortuose. Le colpe sono di tutti, ora si tratta di costruire un team, che è diverso da una famiglia, smussando gli spigoli dei singoli in nome di un obiettivo comune”.
Infine una piccola tirata d’orecchie per la Federazione, che ha imposto il silenzio sull’argomento:
“Restare tutti zitti non va bene, la mancanza di chiarezza non giova a nessuno e finisce per alimentare commenti destabilizzanti”.