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Vuelta 2023 4a tappa: Groves piazza la super rimonta e beffa Molano a 50 metri dal traguardo

Volata da urlo dell'australiano che ha lasciato la parte migliore nei 100 metri finali, quando è riuscito a saltare sulle ruote di Jaun Sebastian Molano e rimontarlo appena prima di tagliare il traguardo

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

A Tarragona la festa è tutta australiana: Kaden Groves stampa una volata da urlo, lasciando la parte migliore nei 100 metri finali quando riesce a saltare sulle ruote di Jaun Sebastian Molano e rimontarlo appena prima di tagliare la linea del traguardo.

Una volata lunghissima ma di pura potenza, quella dell’alfiere dell’Alpecin Deceuninck, che dopo aver vinto a Salerno nella quinta tappa del Giro 2023 si prende un’altra bella soddisfazione, bissando il successo già ottenuto sulle strade della Vuelta nella passata edizione nella frazione con arrivo a Cabo de Gata.

Come è andata la tappa

Groves s’è imposto al termine di una frazione tutto sommato tranquilla, dove la fuga a tre di giornata composta da Sepulveda, Okamika e Gonzalez è stata sempre tenuta a distanza ravvicinata, con un paio di minuti al massimo di libertà, ripresa ai -25 dal traguardo. Nel finale però la tappa s’è infiammata, complice anche il vento a favore che ha spinto il plotone anche oltre i 60 km/h di velocità media.

Una brutta caduta ai -4 dall’arrivo ha coinvolto tra gli altri Santiago Buitrago, quello che era diventato l’uomo di classifica della Bahrain Victorious (era ottavo al via della tappa), che pure sembrerebbe aver riportato i danni peggiori tra tutti i corridori coinvolti nell’incidente.

L’ultimo chilometro: Molano scappa e Groves lo beffa

All’ultimo chilometro, con la strada leggermente in salita e un paio di curve piuttosto complicate (una di queste ha tradito Van der Berg, finito contro le transenne), Molano ha provato ad anticipare il gruppo dei velocisti ai 500 metri dall’arrivo: il colombiano è andato a tutta, Groves sperò è uscito ai -300 ed è riuscito a saltarlo quando in casa UAE Team Emirates il più pareva fatto.

Alberto Vendrame, migliore degli italiani, ha chiuso decimo e s’è visto costretto a lasciare sulle spalle di Groves la maglia verde di leader della classifica a punti, mentre Sepulveda ha sfilato ufficialmente quella a pois a Evenepoel (la indossava già perché Remco indossa quella di leader).

Domani altra tappa per velocisti, piuttosto mossa nella prima parte ma con finale tutto in discesa verso Burriana. Occasione di riscatto per Dainese (che s’è staccato nel finale, poiché sorpreso dalla caduta ai -4) e pure Coquard, rimasto suo malgrado coinvolto nella caduta.

Le pagelle della 4a tapa: i top

  • KADEN GROVES 10. Due giorni fa aveva masticato amaro, beffato da Kron. Stavolta l’australiano non s’è fatto pregare: ha visto Molano partire lunghissimo, lo ha messo nel mirino e lo ha saltato a una manciata di metri dal traguardo, dimostrando di avere una gamba potente e di poter recitare la parte del leone negli arrivi in volata. Anche se questa è stata atipica, e pertanto vale ancora di più.
  • JUAN SEBASTIAN MOLANO 8. Premio al coraggio, perché partire così lungo non era scontato, ma il colombiano ha tenuto duro fino a quando non ha trovato qualcuno che andava troppo più forte (cioè Groves). Aveva studiato il finale pensando a una stoccata da finisseur, non è andato lontano dal trovare adeguata ricompensa.
  • REMCO EVENEPOEL 7. Ogni giorno di trappole disseminate lungo il percorso se ne vedono tante, come dimostra la caduta che toglie dalla corsa Buitrago ai -4. Remco torna a vestire di rosso e si mantiene guardingo, ma soprattutto attento: chiude 12esimo al traguardo, il migliore tra i big, dimostrando che lui non vuol correre rischi e che sa bene cosa serve per tenersi alla larga dai guai.

Le pagelle della 4a tapa: i flop

  • BRYAN COQUARD 5,5. Puntava molto sull’arrivo di Tarragona, decisamente adatto alle sue caratteristiche. E invece si fa sorprendere nella pancia del gruppo da una caduta che lo mette fuori gioco, impedendogli di giocarsi la vittoria allo sprint e magari ammaccandolo un po’. Brutta botta.
  • ALBERTO DAINESE 5. Era la prima volata della Vuelta e tutti lo aspettavano al varco. Lui però manca l’occasione, forse perché condizionato anche dal caos generato dalla caduta ai -4 che spezza in due il gruppo. Si fa cogliere un po’ impreparato e a quel punto perde secondi preziosi, arrivando a 24 dal vincitore di giornata. Domani è un altro giorno: speriamo in tutti i sensi.
  • MARIJN VAN DEN BERG 5. Fa tutto alla perfezione, prendendo la testa del gruppo e dando l’impressione di poterla mantenere fin sotto la linea del traguardo. Ma l’ultima curva lo coglie forse di sorpresa, perché lui allarga troppo la traiettoria (forse per la troppa velocità) e quando frena non riesce a tenere il mezzo, franando addosso alle transenne. Chi troppo vuole, poco stringe.

La classifica generale dopo la 4a tappa

  1. Remco Evenepoel(Soudal Quick Step) 12h48′58”.
  2. Enric Mas(Movistar) +5”.
  3. Lenny Martinez (Groupama FDJ) +15”.
  4. Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) +31”.
  5. Aleksandr Vlasov (Bora Hansgrohe) +33”.
  6. Cian Uijtdebroeks (Bora Hansgrohe) +37”.
  7. Romain Bardet (DSM Firmenich) +39”.
  8. Primoz Roglic (Jumbo Visma) +41”.
  9. Juan Ayuso (UAE Team Emirates) +42”.
  10. Marc Soler (UAE Team Emirates) +46”.

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