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Vuelta 2023 tappa 19, Dainese beffa Ganna allo sprint: l'Italia torna grande a Iscar

Sventola il tricolore in Spagna: Alberto Dainese, sul traguardo di Iscar, brucia a una manciata di metri dal traguardo Pippo Ganna, che ormai ha preso gusto a lanciarsi in volata

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Il digiuno è finalmente terminato: dopo 46 tappe in linea (cronometro escluse) l’Italia torna a far festa alla Vuelta, con Alberto Dainese che sul traguardo di Iscar brucia a una manciata di metri dal traguardo quel Pippo Ganna che ormai c’ha preso gusto, tanto da lanciarsi in volata con la ferocia e la maestria di un vero sprinter.

Solo che Dainese sprinter lo è da sempre, e con un pizzico d’astuzia riesce a rimontarlo sul più bello, consegnando alla DSM Firmenich la seconda vittoria di tappa dopo la cronosquadre d’apertura. A completare il piccolo capolavoro tricolore anche il quarto posto di Davide Cimolai, che suggella una giornata davvero indimenticabile per i colori azzurri.

Groves cade a meno di 2 km dal traguardo

Vero è che il grande convitato al banchetto delle volate, vale a dire Kaden Groves, suo malgrado s’è dovuto tirare fuori dalla mischia: una caduta a poco meno di due chilometri dal traguardo, con ha coinvolto 5 corridori (anche due della DSM), lo ha visto finire a terra, costretto a rinunciare a seguire la testa del gruppo, proprio mentre la Ineos Granadiers stava lavorando a meraviglia per mettere Ganna nelle condizioni di sferrare la zampata vincente.

Un proposito che s’è dovuto scontrare però con la favolosa rimonta di Dainese, che ha avuto il merito di farsi trovare davanti al momento della caduta dei compagni, evitando di rimanerne coinvolto, per poi uscire con i tempi giusti e rimontare prima Cortina (che ha chiuso quinto), quindi Top Ganna, che colleziona la seconda piazza d’onore dopo quella nella volata di Burriana.

Sepp Kuss mantiene la maglia rossa

Nessuna novità di sorta per ciò che riguarda la classifica generale: tutto secondo copione per Sepp Kuss, che mantiene la maglia rossa e ormai dovrà unicamente badare a non perdere quel tesoretto di 17 secondi su Vingegaard nell’ultima tappa “mossa”, quella che domani arriverà a Guadarrama.

Poi la passerella di Madrid potrebbe nuovamente vedere l’Italia protagonista, perché per Dainese, Ganna e Cimolai potrebbe scapparci un’altra opportunità per chiudere col botto le tre settimane spagnole.

Le pagelle della 19esima tappa: i top

  • ALBERTO DAINESE 10. Volata favolosa del velocista della DSM Firmenich, che dopo qualche piazzamento di troppo studia il piano perfetto per non uscire troppo presto, evitare che il vento possa in qualche modo condizionarne la volata e poi prendere la scia di Cortina, utile per lanciarlo a bocca spalancata verso l’allungo decisivo. Vittoria studiata nei minimi dettagli, con tanto di pericolo scampato nella caduta che coinvolge alcuni suoi compagni, e per questo ancora più bella e meritata.
  • SEPP KUSS 9,5. Un voto da condividere con tutta la Ineos Granadiers, che lavora alla grande per metterlo nelle condizioni di poter sprintare con il resto della carovana. Pippo fa tutto alla perfezione, tenendosi sempre al riparo dal vento sul lato destro della strada e poi esplodendo tutti i watt di cui dispone ai -250 dall’arrivo. Sembra tutto fatto, Dainese però non è di questo stesso avviso. Però ha poco, anzi niente da rimproverarsi.
  • MARIJN VAN DER BERG 7. Gli uomini EF lo portano davanti, e così facendo uno di loro involontariamente innesca anche la carambola con la quale fa fuori 5 corridori (Groves incluso). Lui si fa cogliere un attimo impreparato quando Ganna lancia lo sprint, poi però rimonta e alla fine coglie un terzo posto che vale, anche se non può dirsi del tutto soddisfatto.
  • SAMUELE BATTISTELLA 7. Da premiare il coraggio dell’azzurro, campione del mondo Under 23 nel 2019, che negli ultimi 20 chilometri prova a piazzare l’allungo su un gruppo che pure non l’ha lasciato scappar via più di tanto, tenendolo sempre a una ventina di secondi di distacco. Era l’unico modo che aveva per tentare di far saltare il banco: giusto provarci.

Le pagelle della 19esima tappa: i top

  • KADEN GROVES 5,5. La caduta non è colpa sua, ed è pura sfortuna. Però Groves commette un errore che alla lunga gli risulta fatale: si fa cogliere un po’ troppo indietro rispetto agli altri velocisti nel momento in cui s’innesca la carambola che manda a terra 5 uomini (lui compreso). A volte servirebbe più furbizia per evitare di complicarsi la vita per niente. Occasione persa, e non solo per via del destino.
  • JUAN SEBASTIAN MOLANO 4,5. Con Groves fuori dai giochi, era il colombiano il logico favorito per la vittoria di tappa. Risultato? Ventesimo al traguardo, senza mai farsi vedere né in testa al gruppo, né con uomini UAE al fianco per provare a risalire la corrente. Forse è la stanchezza, o forse pensa già a Madrid. Però le perplessità rimangono.

La classifica generale dopo la 19esima tappa

  1. Sepp Kuss (Jumbo Visma) 65h31′27”.
  2. Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) +17”.
  3. Primoz Roglic (Jumbo Visma) +1’08”.
  4. Juan Ayuso (UAE Team Emirates) +4’00”.
  5. Mikel Landa (Bahrain Victorious) +4’19”.
  6. Enric Mas (Movistar) +4’30”.
  7. Cian Uijtdebroeks (Bora Hansgrohe) +7’37”.
  8. Aleksandr Vlasov (Bora Hansgrohe) +8’35”.
  9. Joao Almeida (UAE Team Emirates) +10’20”.
  10. Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) +12’20”.

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