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Vuelta a España, 4a tappa: squillo di Roglic al Pico Villuercas! Mas e Almeida resistono, Tiberi si salva

Vittoria di potenza applicata da parte di Primoz Roglic, che sprinta più forte del giovane Van Eetvelt sul primo arrivo in salita. Bene Almeida e Mas, benino Tiberi, male Yates, Kuss e Ciccone

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

È saltato il tappo alla Vuelta, come da previsioni. E l’ha fatto saltare Primoz Roglic, che sul primo arrivo in salita dell’edizione 2024 ha subito voluto far capire al mondo intero che lui, in Spagna, non è andato per fare il turista o per onorare il marchio dello sponsor sulla maglia. Lui la Vuelta la vuole vincere e l’ha fatto vedere con i fatti, non a parole: ha sprintato con tutte le forze di cui disponeva nel duello rusticano col sorprendente belga Lennert Van Eetvelt, che s’è illuso di averla fatta franca, salvo doversi piegare allo sprigionamento di watt del fuoriclasse sloveno. Che su questi arrivi è semplicemente imbattibile, e non ha perso occasione per dimostrarlo una volta di più.

Van Eetvelt si fa notare, crollano Yates e Kuss

Invero un altro che si era convinto di averla fatta “franca” è stato Mikel Landa. Che sulle prime rampe della salita ha un po’ faticato, salvo poi trovare il modo per riprendere e addirittura uscire dal gruppetto dei migliori composto da Roglic, Mas, Van Eetvelt, Almeida, Gall e dallo statunitense Matthew Riccitello. Alla fine però il basco non è riuscito a tenere a freno la rimonta dei finisseur, con Roglic impeccabile nel trovare il modo per beffare il giovane Van Eetvelt.

Tutti gli altri sono giunti comunque al traguardi senza buchi, tanto che dietro ai 7 citati s’è piazzato in ottava posizione Antonio Tiberi, che ha concluso solitario a 18 secondi davanti a Bennett, Sivakov e Kuss, che hanno accusato 28 secondi di ritardo. Bene Lorenzo Fortunato, arrivato con Vlasov a 38 secondi. Ritardi decisamente superiori per Del Toro e Rodriguez (51 secondi), Carapaz e Adam Yates (1’29”) e Uijtdebroeks, giunto a quasi 100 secondi dal vincitore di giornata. Non s’è visto nelle fasi finali della tappa Giulio Ciccone, che ha preferito uscire subito di classifica e andar su del suo passo (quasi 81 di ritardo).

Tiberi quarto nella generale. Domani altra volata

In virtù del successo di tappa e degli abbuoni conquistati sul traguardo di Pico Villuercas, Roglic ha preso possesso anche della maglia rossa di leader della corsa: Almeida, che in classifica era dietro di un paio di secondi, ne ha persi 6 di abbuono (pur arrivando terzo) e così adesso segue lo sloveno a 8 secondi di stanza. Dietro di loro, a 32 secondi, un Enric Mas che per quanto visto ha dimostrato di stare abbastanza bene, mentre Tiberi è quarto assoluto a 38 secondi da Roglic. Landa e Vlasov pagano già un minuto di ritardo, Kuss è 13esimo nella generale a 1’14”, mentre Yates paga già un paio di minuti dalla vetta, a riprova del fatto che le gerarchie in casa UAE vedono Almeida destinato a ricoprire i gradi di capitano.

Van Aert, come da previsioni, s’è lasciato sfilare ai -10 dall’arrivo: Groves gli ha rosicchiato un paio di punti per la maglia verde nel traguardo intermedio di Roturas, poco prima della salita finale, ma già domani con l’arrivo a Siviglia (tappa piattissima negli ultimi 25 chilometri) c’è da credere che la battaglia tra le ruote veloci tornerà a farla da padrona, anche perché tutto lascia presagire un arrivo allo sprint. Con Roglic che tornerà a vestire l’amata roja, compagna di tante tappe.

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