Nel pomeriggio di oggi erano arrivate prima le indiscrezioni del New York Times, poi la conferma direttamente da Wimbledon. L’organizzazione del torneo londinese all’All England Club non permetterà infatti la partecipazione allo Slam a tennisti russi e bielorussi a causa dell’invasione russa in Ucraina, operazione sostenuta molto da vicino dalla Bielorussia.
Per questo, Wimbledon ha deciso che, a differenza dei tornei ATP, nessun tennista proveniente da queste due nazioni potrà competere. Una decisione che trova la fermissima opposizione dell’ATP stessa e anche della WTA, che ha sempre permesso agli atleti di competere nei suoi tornei, pur sotto bandiera neutrale e senza inno.
Questo il comunicato di critica che l’ATP ha appena pubblicato:
“Condanniamo fermamente la riprovevole invasione dell’Ucraina da parte della Russia e siamo solidali con i milioni di persone innocenti colpite dalla guerra in corso.
Il nostro sport è orgoglioso di operare secondo i principi fondamentali del merito e dell’equità, in cui i giocatori competono individualmente per guadagnarsi un posto nei tornei basati sulle classifiche ATP.
Riteniamo che la decisione unilaterale di Wimbledon e della LTA di escludere i giocatori di Russia e Bielorussia dai tornei in Gran Bretagna di questa stagione sull’erba sia ingiusta e abbia il potenziale per creare un precedente pericoloso per lo sport. La discriminazione in base alla nazionalità è anche una violazione del nostro accordo con Wimbledon, che sottolinea come l’ingresso dei giocatori si basi esclusivamente sulle classifiche ATP. Ogni linea di comportamento in risposta a questa decisione verrà ora valutata in consultazione con il nostro consiglio e con i nostri membri.
È fondamentale sottolineare come i giocatori provenienti da Russia e Bielorussia continueranno a essere autorizzati a giocare agli eventi ATP sotto una bandiera neutrale, una posizione fin qui condivisa dal tennis professionistico. In parallelo, andremo avanti con il nostro sostegno umanitario congiunto all’Ucraina nell’ambito di Tennis Plays for Peace”.
Questo invece il comunicato della WTA:
“La WTA condanna fermamente le azioni intraprese dalla Russia e la sua invasione non provocata dell’Ucraina. Continuiamo i nostri sforzi di soccorso umanitario per sostenere l’Ucraina attraverso Tennis Plays for Peace. Siamo, tuttavia, molto delusi dall’annuncio odierno dell’AELTC e dell’LTA di vietare ai singoli atleti provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia di competere nei prossimi eventi sull’erba del Regno Unito.
Un principio fondamentale della WTA è che le singole atlete possano partecipare a eventi di tennis professionistico in base al merito senza alcuna forma di discriminazione. Tale principio è espressamente stabilito dalle nostre regole ed è stato concordato sia con AELTC che con LTA. I divieti contro la discriminazione sono chiaramente espressi anche nelle stesse regole e nelle regole del Grande Slam.
Come la WTA ha costantemente affermato, i singoli atleti non dovrebbero essere penalizzati e non dovrebbe essere impedito loro di gareggiare a causa della loro provenienza o delle decisioni prese dai governi dei loro paesi.
La discriminazione e la decisione di concentrare tale discriminazione contro gli atleti che gareggiano da soli come individui non è né giusta né giustificata.
La WTA continuerà ad applicare le sue regole per rifiutare la discriminazione e garantire che tutti gli atleti siano in grado di competere ai nostri eventi nel tour se si qualificano per farlo, una posizione che fin dall’annuncio di oggi è stata condivisa dal tennis professionistico. La WTA valuterà i suoi prossimi passi e quali azioni possono essere intraprese in merito a questa decisione”.