Che la fine della carriera agonistica non coincide con la fine del rischio di subire seri infortuni è una realtà tristemente nota visti gli incidenti subiti da diversi campioni dello sport a carriera ultimata, su tutti Michael Schumacher.
Nel caso di Wladimir Klitschko, uno dei pugili più forti e famosi degli ultimi 20 anni, ci si può spingere oltre e sostenere che se l’ucraino non ha mai rischiato la vita sul ring, la tragedia è stata a un passo dal consumarsi nientemeno che a bordo di uno yacht.
È successo a Maiorca, dove l’ex campione dei pesi massimi aveva noleggiato uno yacht di lusso, che ha però preso fuoco rendendo necessario l’arrivo della guardia costiera spagnola. Alla fine il dramma è stato solo sfiorato al punto che Klitschko ha avuto la freddezza di postare le foto sui social in piena notte, dopo aver addirittura filmato quegli istanti drammatici.
#theroofisonfire (“Il tetto è in fiamme”) lo scherzoso hashtag scelto dall’ucraino come didascalia alle immagini. A provocare le fiamme è stato un incendio nella sala macchine.
“Fate sempre attenzione a quello che desiderate fortemente – si legge nel post – il destino ha preso un po’ troppo alla lettera il mio desiderio di adrenalina e la nostra gita in barca domenica notte è finita con la nostra barca in fiamme. La famiglia e gli amici sono stati evacuati dalla guardia costiera e dalla squadra di soccorso antincendio. Nessun problema: stiamo tutti bene!”.
Poi, fattosi serio, il pugile ha ringraziato chi di dovere: “Grazie ai vigili del fuoco di Maiorca e anche al nostro equipaggio a bordo: tutti hanno fatto del loro meglio per tenere sotto controllo la situazione e portarci a riva il più rapidamente possibile”.
Klitschko, la cui carriera da professionista era iniziata nel 1996, si è ritirato a 41 anni, nell’aprile 2017, dopo aver vinto 64 dei suoi 69 match e aver mantenuto la corona mondiale per 9 anni, il regno più lungo nella storia della divisione, composto da ben 23 difese.
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