Il Verona ha un nuovo allenatore. O meglio, un “altro” allenatore, che coadiuverà Salvatore Bocchetti, sprovvisto del patentino Uefa Pro, nella seconda parte del campionato, durante la quale i veneti daranno l’assalto ad una salvezza che oggi pare una chimera.
Il profilo scelto dalla società del presidente Setti, messa alle strette dall’Aiac, l’associazione allenatori, per regolarizzare la posizione della panchina gialloblù, è Marco Zaffaroni, classe ’69, ex allenatore, tra le altre, di Monza e Cosenza.
Milanese, prodotto del vivaio del Torino da calciatore, Zaffaroni non ha mai giocato in Serie A ed in B ha militato solo nel Taranto e allenato il Cosenza per una breve parentesi della scorsa stagione.
Dalla propria parte ha però tanta esperienza da giocatore e allenatore in Serie C: il suo nome è anche nella storia del Monza come primo allenatore esonerato della gestione Berlusconi, nell’ottobre 2018, con la squadra all’epoca militante in Serie C, per fare spazio a Cristian Brocchi, un mese dopo l’avvento dell’ex presidente del Milan alla guida del club brianzolo.
Queste le prime parole di Zaffaroni dopo aver ricevuto l’incarico: “Ringrazio il Presidente Maurizio Setti, il Responsabile Area Tecnica Francesco Marroccu e il Direttore Sportivo Sean Sogliano per la fiducia che mi hanno dimostrato. Sono orgoglioso per l’incarico ricevuto e consapevole delle difficoltà che tutti insieme dovremo affrontare e superare, per provare a risalire in classifica. Concentrerò tutte le mie forze e le mie energie al campo insieme a mister Bocchetti, a tutto lo staff e ai giocatori. Questa lunga pausa di campionato ci permetterà di conoscerci bene e lavorare al meglio, per farci trovare pronti alla ripresa del campionato”.
Contestualmente si registra la nota dell’Aiac, che ha anticipato l’intenzione di continuare a vigilare sull’attività del Verona: “Con un comunicato del 4 dicembre, l’Hellas Verona ha reso noto di aver affidato la conduzione della prima squadra a Marco Zaffaroni, affiancandolo a Salvatore Bocchetti, già presente nei quadri societari e di fatto fin lì primo allenatore (dopo l’esonero di Cioffi), pur non avendone pieno titolo, non disponendo di abilitazione Uefa Pro, a differenza di Zaffaroni (…) Le ultime scelte societarie, arrivate in un tempo congruo, hanno riportato il caso in un quadro di rispetto formale delle regole. Aspetto che registriamo positivamente. Nell’inviare a Zaffaroni l’augurio di buon lavoro, l’Aiac auspica che la sua gestione sia legittimata anche sul piano sostanziale. E in tal senso continuerà a vigilare”.